GARIMBERTO (Garimberti), Girolamo
Giampiero Brunelli
Nacque a Parma il 5 luglio 1506, da Ilario (altre fonti sostengono dal conte Garimberto) e da Angiola, di cui non si conserva il cognome.
Il casato [...] tesi anche nell'opera De' regimenti publici de la città. Certo, la definitiva condanna da parte delle autorità cit., p. 499), causata, secondo il G., dalle scandalose pratiche diffuse anche ai livelli più alti in corte di Roma. E si devono anche ...
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CARACCIOLO, Nicola Moschino (Misquinus, Moscinus)
Giulia Barone
Nacque probabilmente a Napoli, nella prima metà del sec. XIV; forse appartenne all'illustre famiglia napoletana del Caracciolo solo per [...] C. morì a Roma il 29 luglio 1389, con una diffusa fama di santità, e fu sepolto nel convento domenicano di S , 804, 807, 847, 859; A. Pelzer, Codices Vaticani latini, II, Città del Vaticano 1931, p. III; F. Ehrle, I più antichi statuti della ...
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BILIO, Luigi Maria (al secolo Tommaso Francesco)
Giacomo Martina
Nato ad Alessandria il 25 marzo 1826 da Giuseppe e da Maddalena Burali, in una famiglia di modeste condizioni, e rimasto orfano ancor [...] .
Fin d'allora una voce assai diffusa considerò il B. come il principale redattore La giovinezza del card. L.M.B., Tortona 1885; R. De Cesare,Il conclave di Leone XIII, Città ai Castello 1887, pp. 14 s., 29, 260 ss.; C. G. Rinaldi,Il valore del ...
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AMICO, Antonino
Roberto Zapperi
Nato a Messina nel 1586,studiò, con ogni probabilità, nel seminario e quindi all'università di Messina. Ordinato sacerdote, si addottorò, non si sa bene se in legge o [...] fine vari importanti affari per conto del Senato della sua città. Del soggiorno spagnolo approfittò però ampiamente per fare lunghe e concetto di fonte storica ai suoi tempi certo non troppo diffusa. A tal proposito anzi è da notare come dal prospetto ...
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CAPECE, Antonio
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Napoli l'11 ag. 1606 da Ottavio, della nobile famiglia napoletana, e da Camilla Antinori. Rimasto orfano del padre quando aveva appena un anno, fu educato [...] Lisbona, porto d'imbarco per l'Estremo Oriente. Partì da quest'ultima città il 13 apr. 1635 assieme a M. Mastrilli e il 10 dicembre decapitati. La notizia della loro morte venne subito diffusa in Occidente: solenni funzioni furono tenute a Macao ...
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DI POGGIO (Poggi, de Podio), Federico Vincenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Lucca il 28 ott. 1715 da Bartolomeo Federigo, patrizio lucchese, e da Maria Margherita Diodati.
I Di Poggio, ghibellini [...] . Bernardi patrizio lucchese, non piacque a un anonimo fiorentino, che diffuse molti scritti in contrario cui il D. controbatté con numerose note datava al 782 l'arrivo del crocefisso ligneo in città, contro il Muratori e il Lami che invece avevano ...
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GALLERANI, Andrea (Andrea da Siena)
Carla Zarrilli
Figlio di Ghezzolino, come attesta una glossa del 1437 apposta nel manoscritto trecentesco contenente la sua più antica biografia (Siena, Biblioteca [...] morte del G. era in ogni caso molto antica e diffusa a Siena. Nel primo documento che attestava e contemporaneamente devozione per il G. fu sempre profondamente viva nella sua città, anche se alla vera e propria beatificazione si arrivò solo ...
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FELICE
Paolo Bertolini
Scarse le notizie relative a questo vescovo di Porto, il cui nome e la cui attività pastorale sono ricordati quasi esclusivamente negli scritti di papa Gregorio I. Sappiamo, grazie [...] ", nella Sabina aveva ricevuto la sua prima educazione. Ignoriamo tuttavia la città in cui vide la luce, il nome dei suoi genitori, l' quella parte dei Dialogi volta a correggere la diffusa credenza che "animabus aliquid prodesse, si mortuorum ...
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COSTANZO da Fabriano, beato
Roberto Rusconi
Secondo la tradizione nacque a Fabriano intorno al 1410; nei documenti viene costantemente indicato come C. figlio di Meo (Bartolomeo) di Servolo.
Esponente [...] in Bologna che designò il candidato al ruolo di inquisitore nella città. Nel 1468 il capitolo generale dello Ordine, celebrato a Roma, miracoli di C., e la sua fama di taumaturgo è diffusa da cronisti e storiografi domenicani che tra '400e '500 ne ...
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CARACCIOLO, Innico
Luciano Osbat
Nacque a Napoli nel 1607 da Francesco, duca di Airola e da Isabella Guevara dei duchi di Bovino. Fece i suoi primi studi con i gesuiti e con i domenicani; studiò poi [...] a conservare una situazione nella quale vi era una diffusa presenza di strutture deformate a seconda del bisogno di quella libro IV, pp. 127-133; B. Katterbach, Referendarii utriusque Signaturae, Città del Vaticano 1931, pp. 278, 195; R. De Maio, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...