ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] il papa all'influenza liberale della Francia le cui truppe occupavano la città, il segretario di stato si applicò giorno e notte a mettere influenza reale negli affari dello stato.
Per questa diffusa opposizione, e per il favore goduto dal de Merode ...
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GREGORIO XI, papa
Michel Hayez
Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, [...] Boulogne, vescovo di Porto.
Dopo che G. XI ebbe attraversato la città in modo fastoso, con Luigi d'Angiò che teneva il cavallo del ne concesse 30.000. Le commesse di navi erano state diffuse ovunque, e talvolta rifiutate come nel caso di Venezia; l ...
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BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] il 30 settembre (lettera al papa, ibid). Qui si era già diffusa la notizia della legazione, i cui scopi l'ambasciatore veneziano Leonardo Donà centenario dalla fondazione(1564-1964). Studi e ricerche, Città del Vaticago 1964, p. 260; Archivio di Stato ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] vicini a Carlo V reagirono violentemente e subito si diffuse il sospetto che vi fosse da Roma un ordine Rome 1997, ad ind.; P. Piacentini, La biblioteca di M. II Cervini, Città del Vaticano 2001; Papa M. II Cervini e la Chiesa della prima metà del ...
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FIAMMA (Flamma, de Flama), Galvano
Paolo Tomea
Nacque verosimilmente in Milano, sul cadere dell'anno 1283 come egli stesso riferisce nella Chronica parva (ed. Reichert, p. 102). Si ignorano i nomi e [...] antichità e nobiltà a Pavia, da quel momento, per amore della sua città, si dedicò tutto alla lettura e allo studio delle cronache.
Il 12 superstite, si rinvia per due volte al racconto più diffuso fatto dall'autore in una "Cronica maior"; sarebbe ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] che l'aveva sostenuto decisamente nei contrasti con la città di Bologna.
Subito dopo il suo trasferimento in Curia doveva cercare di eliminare, addirittura di estirpare, l'eresia diffusa in Germania. Un compromesso sulla questione della fede era fuori ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] terra, non ha richiesto né promesso decime e tributi né concesso città e regni, ma è vissuto umilmente, ha patito miseria e unitariana e agì subito con decisione per stroncare la già diffusa tendenza non adorantista. Ai seguaci del Dávid impose l ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] alla sua fuga da Roma ed alle calunnie da lui diffuse contro il papa, e lo si citava a comparire a stor. d. lett. ital., XXVIII (1896), pp. 51, 54; F. Gregorovius, Storia della città di Roma nel Medio Evo, IV, Roma 1901, pp. 137, 160, 270, 328, 481 ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] esponenti della nobiltà. Era una reazione spropositata che catalizzò tuttavia l'insofferenza per gli Aldobrandini in quel momento assai diffusa nella città. Essi se ne allarmarono assai più di quanto dovessero, perché la stessa sera il F. si ritirò a ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] l'istituzione di un collegio da aprirsi a tal fine nella città di Hangchow sotto la direzione dei gesuiti (Arch. Rom. Soc , Milano 1949, p. 124) e che se opportunamente diffusa avrebbe forse potuto lasciare qualche traccia sulla cultura cinese del ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...