Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] e copto
In che lingua comunica o scrive questa Chiesa così diffusa? Certamente in greco, che rimane la lingua fondamentale fino nuove sedi e a togliere lo statuto di sede episcopale a una città, come accade ad esempio sotto Teofilo (385-412).
Se il ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] , Anonimo romano, cit., p. 136.
9 Eb 5,4.
10 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 4424, f. 19v. Costantino, grazie alla croce vincitore, da San Silvestro qui battezzato, diffuse la gloria della croce».
21 Cfr. A. Bartsch, Le ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] giustiziati infilzate sulle lance erano esposte alle porte delle città, oppure parti dei loro corpi erano appese ai rami di un singolo, se questi lo desiderava, potevano essere diffusi e discussi. Ciò era in parte conseguenza dell'invenzione e ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] primavera di quell’anno nel discorso tenuto a Roma, e cioè che Costanzo, «nonostante un’opinione diffusa, [non avrebbe permesso] che la fortuna della nostra città finisse con [suo] padre»67. Al contrario, è assai probabile che egli non solo fosse al ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] consola gli afflitti, è «segnal de’popoli», edifica la città sul monte affinchè sia esempio non solo di riscatto morale, ei forma di quell’avvenire. A quella luce novellamente diffusa corrisponde un rinnovamento sociale – una nuova terra a ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] i beati e di dannazione per i reprobi. L’opinione diffusa in passato fra gli studiosi che anche Giulio Africano aderisse al ’opera, con il mondo intero (X 9,6). La prima lode che nelle città e nelle campagne si leva è a Dio, e poi all’imperatore e ai ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] è che la religione cristiana, pur essendo oggi la più diffusa nel mondo con circa un miliardo e duecento milioni di adepti comunità di Venezia esiste da allora e Venezia è l’unica città italiana in cui il culto evangelico, in forma luterana, ha ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Rodrigo Sánchez de Arévalo come una purga dalla simonia diffusa nella Curia romana (O. Raynaldus, pp. 437- caduta della Serenissima: l'ambasciata, le fabbriche, il quartiere, in La città italiana e i luoghi degli stranieri, a cura di D. Calabi-P. ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] della Duchessa, che fu subito accompagnato da un diffuso scetticismo, era del tutto prevedibile una successiva reazione Papa, ma Paolo VI ha tagliato corto».
5 Insegnamenti di Paolo VI, Città del Vaticano, 1978.
6 A. Sofri, L’ombra di Moro, Palermo ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] e la sua opera di religioso molto influente anche nella vita politica della città erano terminate presto con il supplizio e il rogo, il 23 maggio , soprattutto la loro Compagnia creò un sistema scolastico, diffuso in gran parte d'Europa, di cui è ben ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...