GIACOMINI TEBALDUCCI, Antonio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 1° ag. 1456 da Iacopo di Tommaso, detto Papi, e da Giovanna Giugni. La sua famiglia, il cui nome era stato semplicemente Tebalducci, cominciò [...] posto il fratello Lorenzo, si trasferì a Livorno.
La città e il porto di Livorno erano in quel momento stretti dall di sospendere l'attacco.
Un grande senso di delusione si diffuse nel gruppo dirigente fiorentino e, in particolare, un diluvio di ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] volta espressione e momento della politica di Federico e/o delle città nel loro spesso drammatico conflitto con l'imperatore; in secondo dalle novità introdotte dalla cultura universitaria ‒ molto diffusa in quel tempo proprio nelle aree del Regno ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] e Trani (seppure con beneficio di dubbio), nonché quello della chiesa vescovile della città-accampamento di Vittoria, già smentirebbero la diffusa convinzione che negli edifici e nelle progettazioni imperiali non fosse in alcun modo previsto ...
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EMO, Leonardo
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Giorgio e della sua seconda moglie, Elisabetta di Giovanni Molin, sposata nel 1457 dopo la morte di Chiara Priuli, nacque a Venezia tra il 1471 e il [...] con Bartolomeo d'Alviano e a un passo dall'essere cacciato dalla città. A Padova, comunque, rimase poco perché nell'agosto del 1513 fu degli organi dirigenti della Repubblica, e la sensazione diffusa in entrambi gli schieramenti era che, qualunque ...
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MALETTA, Manfredi
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia siciliana, nacque in Sicilia o, secondo Giovanni Villani, in Puglia intorno al 1232, essendo coetaneo e zio materno di Manfredi di Svevia.
Del padre, [...] , avvenuta a Palermo nell'agosto 1258, quando si diffuse la falsa notizia della morte di Corradino, figlio di e gli agi, Messina 1993, p. 183; L. Catalioto, Terre, baroni e città siciliane nell'età di Carlo I d'Angiò, Messina 1995, ad ind.; V. Amico ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] basavano su un concetto strategico preciso: la difesa della città era possibile solo affrontando in campo aperto i diversi nemici erano sospettosi e perplessi verso la sempre più diffusa idea di una spedizione armata nel Mezzogiorno, considerandola ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] La lettura della traduzione della Geschichte era pure diffusa tra i docenti dei ginnasi e dei licei, , n. 187, pp. 194-200; A. Muñoz, F. G. e le sue opere, Città di Castello 1938; G. Falco, Storia e storici di Roma medievale (1937), in Id., Albori ...
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DEL BALZO (de Baux), Raimondo
Joachim Göbbels
Nipote di Raimondo (III) de Baux, signore di Courthézon del ramo dei principi di Orange, era figlio di Ugo - il quale insieme con i fratelli Amiel, Bertrando [...] incarico di combattere contro i briganti per mettere fine all'anarchia diffusa in quella regione.
Il D. non sembra implicato nell' una rivolta e soprattutto la peste che infieriva nella città, favorirono questi piani. Nel giugno scoppiò la rivolta ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] artigiani in grado di accogliere una nuova e diffusa domanda interna: tutta la storia del commercio a.C., fu caratterizzata da saccheggi e rapine condotti in profondità contro le città che gravitavano nelle valli del Tevere e del Chiana (Diod. Sic., ...
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TOLEMEI (Πτολεμάιοι, Πτολομάιοι, Ptolomaei)
N. Bonacasa
La dinastia dei T., o Lagidi fu fondata da Tolemeo, detto poi I Sotere, figlio di Lagos, che si proclamò re nel 305 a. C. I suoi discendenti governarono, [...] di ampia concezione, nel filone, cioè, della iconografia ufficiale più diffusa. Con T. IV (221-203 a. C.), i cura del Filopatore, di un Homereion con le statue del poeta e delle città dell'Asia Minore che vantavano di avergli dato i natali (Ael., Var ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...