COSTANTINO, antipapa
RRedaz.
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), appare per la prima volta citato, nel 767, insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra gli esponenti più in [...] alla vita del papa morente, a non provocare tumulti facendo entrare nella città soldati e "rustici" armati, e a far sì che, dopo della "synodica", C. gli inviò una nuova, più diffusa lettera con l'evidente scopo di giustificare la propria assunzione ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] una seconda edizione, che è quella più comunemente nota e diffusa, pubblicata a Venezia nel 1785 col titolo di Storia della Napoli ancora, e in quello stesso anno, usciva una Istoria della città e regno d'Algeri. È probabile che di lì a qualche tempo ...
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CORRADO, marchese di Monferrato
Jonathan S. C. Riley Smith
Secondogenito di Guglielmo il Vecchio, marchese di Monferrato, e di Iulita, figlia di Leopoldo d'Austria e di Agnese di Svevia, nacque intorno [...] il rischio di essere catturata dai Musulmani che avevano da poco occupato la città. Alla fine, C. si diresse verso Tiro, dove trovò una situazione quest'azione peccaminosa, in quel momento era diffusa la convinzione, sostenuta dai più grandi baroni, ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] nell'aspro scontro politico e militare che oppose a lungo la città a Federico, ma la vicenda interessò, seppure con diversa intensità, l'intero Regno d'Italia. Ancora più diffuse e pressanti di quelle politiche erano infatti le motivazioni connesse ...
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Protimesi
Ennio Cortese
La prelazione o protimesi (dal greco πϱοτίμησιϚ) è stata largamente usata sin dall'antichità greco-romana per convogliare le alienazioni di beni immobili verso proprietari che [...] un lunghissimo trattato, perché la riteneva utile a una prassi diffusa in mezza Europa; un secolo più tardi il cardinale de avrebbe fatto a Napoli nel 1381, in qualità d'inviato della città di Perugia nell'occasione dell'ascesa al trono di Carlo III ...
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De arte venandi cum avibus
Anna Laura Trombetti Budriesi
Il trattato De arte venandi cum avibus, relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di [...] con l'arco divenne una moda sempre più diffusa tra le aristocrazie nei secoli centrali del Introduzione, a De arte venandi [...], Roma-Bari 2000, pp. IX-CXLVII; Ead., Una città e il suo 're': storia e leggenda, in Bologna re Enzo e il suo mito, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] (n. 1937), autori dei due manuali oggi più diffusi. Negli scritti di questi autori, malgrado un impianto che Manuale di storia del diritto italiano. Le fonti: leggi e scienza, Città di Castello-Roma-Torino-Firenze 1904.
A. Solmi, Storia del diritto ...
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Battesimo di Costantino
Pierre Maraval
Il racconto di Eusebio di Cesarea
La fonte principale sul battesimo di Costantino1, quella che ne offre il resoconto più completo, si trova in quattro paragrafi [...] a cercare la guarigione. Dopo questa parentesi curativa, raggiunge la città alla quale ha dato il nome di sua madre, Elenopoli, degli Actus Silvestri23.
Nell’Oriente cristiano, questa versione è diffusa dalla lettera di papa Adriano I (772-795) a ...
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MILZIADE, santo
Angelo Di Berardino
M. (variante Melchiade): le fonti latine usano normalmente Miltiades (Catalogo Liberiano del 336, Depositio episcoporum, il Liber pontificalis [con varianti], Ottato [...] 3, 8 e 7, 19) e anche perché sapevano che nella città c'erano stati apostati. Tuttavia non rifiutarono il tribunale romano e si i suoi seguaci la praticavano, attenendosi a una diffusa tradizione africana, mentre l'assemblea, seguendo la disciplina ...
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MACCHI, Vincenzo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Roma il 28 ott. 1866 da Giuseppe conte di Cellere e da Giulia Capranica dei marchesi del Grillo. Il 31 ott. 1888 conseguì la laurea in giurisprudenza [...] plenipotenziario (5 ott. 1906).
Alla legazione di Buenos Aires, città cui rimase sempre legato anche per i vincoli familiari, il M in quanto a prestigio, situazione determinata da una diffusa ignoranza sulle "cose italiane", soprattutto perché il ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...