ALBERTO da Giussano
Gian Luigi Barni
Fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante [...] un individuo d'eccezione. Dal Fiamma la leggenda si diffuse, passò nella cronaca detta Flos florum della fine del secolo (Torelli, La Cronaca milanese Flos florum,in Archivio muratoriano,Città di Castello 1906) e giunse a Bernardino Corio nella sua ...
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moti del 1820-21
Rivoluzioni organizzate da società segrete (Carboneria e altre) con finalità costituzionali, liberali e, in Italia, anche vagamente e confusamente indipendentistiche e unitarie su base [...] . L’esempio spagnolo incoraggiò la Carboneria napoletana, molto diffusa nell’esercito sin dai tempi di Gioacchino Murat e al voler dirigere il nuovo regime, ma il 20 lasciò nottetempo la città e si recò a Novara presso le truppe rimaste fedeli al ...
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CACCIATORE, Andrea
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Si ignorano la data e il luogo di nascita: probabilmente la prima è da collocare negli ultimi anni del secolo XVIII. Entrato nell'amministrazione statale del Regno di Napoli, nel [...] fu nominato commissario di polizia in uno dei quartieri della città. Nel 1836 ottenne quindi la promozione a ispettore di , che la trovò "meritevole d'incoraggiamento" e propose fosse diffusa nei collegi e nei licei del Regno e acquistata dai comuni ...
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CAPECELATRO, Carlo
Aurelio Musi
-Nacque a Napoli il 3 ag. 1617 da Ettore, marchese di Torello. Fu cavaliere dell'Ordine di S. Giacomo e maestro di campo della fanteria napoletana. Nel 1638 venne creato [...] ribelli per spiare i loro movimenti e i loro piani.
Era talmente diffusa la fama dei metodi violenti e brutali usati dal C. nella , e inviato nel ducato di Milano, dove difese la città di Cremona assediata dai Francesi.
Ritornato a Napoli, fu ...
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Reichstag
Denominazione della Dieta imperiale tedesca, che si sviluppò a partire dal Consiglio della corona all’epoca di Enrico I (m. 936). Dal sec. 12° il R. divenne il corpo rappresentativo della classe [...] laici (in numero di 126) ed ecclesiastici (68); delle città imperiali (Reichstädte), in tutto 51. Dopo il Congresso di il nazismo. La sua autodifesa venne quindi tradotta e diffusa in tutto il mondo, mentre le inchieste indipendenti promosse in ...
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BASILIO da Strasburgo
Alfredo Cioni
Il nome di B. oriundo di Strasburgo, editore e tipografo in Napoli durante il sec. XV, si trova, e solo per questo si conosce, in due edizioni napoletane del 1478 [...] pochi documenti relativi a stampatori, librai, legatori che operarono in quella città durante il sec. XV e dopo il '500, ma in in una ristampa del De versuum scansione, operetta molto diffusa del grammatico Giovanni Sulpizio da Veroli: l'edizione ...
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banditismo
Attività criminosa che si è manifestata in quasi tutti i Paesi a partire dall’antichità. Oggi il bandito è chi commette gravi reati, quali assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro [...] soprattutto in alcuni periodi, reati di opinione. Nelle città comunali italiane del Medioevo, spesso turbate da violenti un incremento del b., in partic. nel Meridione, dove omertà diffusa e indifferenza alla legge ne hanno favorito il radicamento. Al ...
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Settantasette
e giovanile sviluppatosi in Italia nel 1977; fu caratterizzato da un accentuato radicalismo negli atteggiamenti politici e culturali, a cui affiancava una percezione esasperata della specificità [...] contrapposizione violenta alle forze della sinistra storica; in partic. le città di Torino, Bologna e Roma furono teatro nel 1977 di in parte, sia da un’area di opinione variamente diffusa e articolata (riviste, radio libere, associazioni culturali e ...
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diula (o dyula, dioula, juula)
diula
(o dyula, dioula, juula) Popolazione di lingua mande diffusa nel Nord della Costa d’Avorio, Burkina Faso, Guinea, Mali. Sulla scia dell’espansione politica e della [...] . produttrici di oro e noci di kola, i d. (il nome significa «mercante» in lingua malinke), a partire dalla grande città-mercato di Djenné, costituirono a partire dal 14° sec. una vasta rete di comunità mercantili, veicoli di diffusione dell’islam e ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...