PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] basavano su un concetto strategico preciso: la difesa della città era possibile solo affrontando in campo aperto i diversi nemici erano sospettosi e perplessi verso la sempre più diffusa idea di una spedizione armata nel Mezzogiorno, considerandola ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] La lettura della traduzione della Geschichte era pure diffusa tra i docenti dei ginnasi e dei licei, , n. 187, pp. 194-200; A. Muñoz, F. G. e le sue opere, Città di Castello 1938; G. Falco, Storia e storici di Roma medievale (1937), in Id., Albori ...
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DEL BALZO (de Baux), Raimondo
Joachim Göbbels
Nipote di Raimondo (III) de Baux, signore di Courthézon del ramo dei principi di Orange, era figlio di Ugo - il quale insieme con i fratelli Amiel, Bertrando [...] incarico di combattere contro i briganti per mettere fine all'anarchia diffusa in quella regione.
Il D. non sembra implicato nell' una rivolta e soprattutto la peste che infieriva nella città, favorirono questi piani. Nel giugno scoppiò la rivolta ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] una seconda edizione, che è quella più comunemente nota e diffusa, pubblicata a Venezia nel 1785 col titolo di Storia della Napoli ancora, e in quello stesso anno, usciva una Istoria della città e regno d'Algeri. È probabile che di lì a qualche tempo ...
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CORRADO, marchese di Monferrato
Jonathan S. C. Riley Smith
Secondogenito di Guglielmo il Vecchio, marchese di Monferrato, e di Iulita, figlia di Leopoldo d'Austria e di Agnese di Svevia, nacque intorno [...] il rischio di essere catturata dai Musulmani che avevano da poco occupato la città. Alla fine, C. si diresse verso Tiro, dove trovò una situazione quest'azione peccaminosa, in quel momento era diffusa la convinzione, sostenuta dai più grandi baroni, ...
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MACCHI, Vincenzo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Roma il 28 ott. 1866 da Giuseppe conte di Cellere e da Giulia Capranica dei marchesi del Grillo. Il 31 ott. 1888 conseguì la laurea in giurisprudenza [...] plenipotenziario (5 ott. 1906).
Alla legazione di Buenos Aires, città cui rimase sempre legato anche per i vincoli familiari, il M in quanto a prestigio, situazione determinata da una diffusa ignoranza sulle "cose italiane", soprattutto perché il ...
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GIUSTI, Giusto
Rita Maria Comanducci
Nato ad Anghiari, presso Arezzo, da Gemma e da Giovanni di Giusto di Comuccio il 31 dic. 1406, il G. intraprese la carriera notarile iniziando a esercitare all'età [...] dettagli capaci di rivelarci un mondo e una diffusa e perdurante mentalità, molto più legata alle di laurea, Università di Firenze, a.a. 1968-69; B. Giorni, Monterchi, Città di Castello 1977, p. 49; L. Taglieschi, Annali della terra d'Anghiari, a ...
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DA MULA, Agostino
Gaetano Cozzi
Luisa Cozzi
Nacque a Venezia il 21 dic. 1561, da Francesco di Lorenzo (del ramo dei Da Mula di S. Giacomo dall'Orio) e da Laura Zorzi di Francesco, entrambi patrizi [...] per chi volesse scendere in Italia. Verona era città tradizionalmente legata alla Sede apostolica, sul piano neppure "di cruditione più varia et più piena, et più diffusa per tutte le discipline più pregiate, et per le matematiche principalmente ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Secondo di questo nome, nacque da Mastino (II) signore di Verona e Vicenza e da Taddea da Carrara, in data da fissare - secondo il continuatore del Chronicon [...] sostanza, ad assecondare una tendenza allora assai diffusa che postulava la creazione di organismi amministrativi . Cessi, pp. 61, 65 s., 70, 92 s.; P. Zagata, Cronica della città di Verona, a cura di G. B. Biancolini, I, Verona 1745, pp. 81- ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] costituito dalla risicoltura allora assai diffusa nei territori costieri dell'allodiale, 58 s., 69, 95, 97 ss., 102 s.; N. Palma, Storia eccles. e civile della ... città di Teramo e diocesi Aprutina…, Teramo 1893, III, pp. 333, 371, 416; V, pp. 212 ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...