GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Francesco, conte di Tricarico, e di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata del duca di Milano Filippo Maria, nacque il [...] permanenza a Girifalco venne interrotta nel 1445, quando le città della Marca si ribellarono alla signoria sforzesca e Fermo pose rivolta dei centri soggetti. La celerità con la quale si diffuse in tutta la penisola la notizia del triste evento sembra ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] pugno la situazione con grande energia, riorganizzando le difese della città in vista di un assedio e sviluppando una intensa azione gli stessi cardinali che assistevano agli interrogatori era diffusa la convinzione che papa Carafa non avesse avuto ...
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BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] e Volterra, giunse di fronte a Piombino il 4 giugno. Ma la città, posta su rocce a picco sul mare, era ben difesa: il B Il B. divenne così il primo esempio di quell'idea, diffusa tra la fine del secolo diciannovesimo e l'inizio del ventesimo, ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] una situazione sempre più insostenibile. Ma, nonostante la diffusa avversione nei confronti della Francia di gran parte dell al governatore di Livorno di far entrare le sue truppe in città; questi si affrettò ad accordare il permesso, ma, al tempo ...
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BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] la posizione del B. a Firenze. Pare che una diffusa sfiducia circondasse il B. in questa sua avventura fiorentina. il suo dominio nei popolani grassi che avevano avuto il governo della città fino allora e che erano i veri spodestati e a punire i ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] in quella impudente ciarlataneria pseudosociologica che è tanto diffusa purtroppo in Italia con grave iattura della vita il vuoto intorno. Né presso le istituzioni culturali della città, in ispecie l'Istituto di studi romani, infestato del ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] S. Offizio di eventuali eretici; l'estirpazione delle diffuse pratiche magiche e delle superstizioni; una predicazione chiara, di lui in circoli socialmente e culturalmente qualificati di varie città italiane. E qualcosa si sa di lui anche Oltralpe. ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] e canonizzò nel 1665. Già in una lettera notissima e diffusa anche in traduzione francese, diretta mentre era nunzio a Colonia, l'Holstenio, R. Almagià, L'opera geografica di L. Holstenio, Città del Vaticano 1942, passim; su A. bibliofilo: L. Frati, ...
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DELLA SCALA, Mastino
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Alboino, signore di Verona e Vicenza, e di Beatrice da Correggio, nacque nel 1308. Come il fratello maggiore Alberto (II), compare citato per [...] cronisti padovani Gatari, e Iacopo Piacentino - la diffusa diceria relativa alla corona di re d'Italia 107, 110 s., 113, 116 6 ss., 123 s.,138-44, 148; I. Affò, Storia della città di Parma, IV, Parma 1795,pp. 281, 300 s., 305, 315, 318 s.; A. Carli, ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] il successivo convegno di Plombières, con la sensazione diffusa che qualche cosa di grosso stesse muovendosi mettendo sintonizzare con un eventuale attacco dall'esterno alle porte della città. A tale scopo era rientrato in contatto con i democratici ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...