CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] ove ha avuto modo di sperimentare la rarefazione dei generi di prima necessità, lo svilimento della moneta, la fame diffusa nelle città e nelle campagne. Un mastodontico organismo è in preda a gravissima crisi; il "gran corpo... travagliato vicino al ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] ritirandosi in Piemonte, ebbe in tutte le città toscane dimostrazioni trionfali di simpatia.
Cominciò allora Pio IX riferita in una famosa lettera al Balbo, che fu ampiamente diffusa (pubblicata dapprima in F. Predari, I primi vagiti, Milano 1861, ...
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COSTANTINO II, papa
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Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] alla vita del papa morente, a non provocare tumulti facendo entrare nella città soldati e "rustici" armati, e a far sì che, dopo la , C. II inviò al re franco una nuova, più diffusa lettera con l'evidente scopo di giustificare la propria assunzione al ...
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FERDINANDO II de' Medici, granduca di Toscana
Irene Cotta Stumpo
Nacque a Firenze il 14 luglio 1610 da Cosimo II e da Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore Ferdinando II.
Sin dai primi [...] , le manifatture della lana e la produzione della seta si erano diffuse in tutta la Toscana, tanto che, sia pur molti anni dopo . 94-97; J.R. Hale, Firenze e i Medici. Storia di una città e di una famiglia, Milano 1980, pp. 227-234; F. Martelli, La ...
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LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovico il Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] contribuire ad avvicinarlo all'Italia, né nella percezione diffusa tra i contemporanei, né nella documentazione scritta, - G. Levi - P. Moro, Venezia. Itinerari per la storia della città, Bologna 1997, ad ind.; P. Cammarosano, Nobili e re. L'Italia ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] e imbarcarsi a Porto Garibaldi per Fiume, e il 16 lasciava la città. Era sfumata l'occasione per il B. e per i fascisti di Milizia, poiché nel novembre di quell'anno era stata diffusa dalla stampa non fascista, durante lo svolgimento del processo ...
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COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] diffusa tra le famiglie più in vista della nobiltà piemontese, fu inviato a studiare al collegio de' Tolomei di Siena, insieme con la Crimea. Prese le consegne, poco dopo scoppiava nella città una furiosa epidemia di colera: gli sforzi che il C ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] detta della Vita, unica fonte su questo avvenimento, il clero della città, anche a nome della popolazione, inviò immediatamente in Italia due VII, nonché alla memoria della sua figura diffusa dalle fonti agiografiche, in particolare dalla già ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] riconoscimento che, pur nella sua soggezione al modello di poesia più diffuso negli anni '40, "è arcadica l'intonazione, ma il insorti di inviare le loro truppe al Nord. Nella sua città era tornato sul finire di febbraio proprio per convincere i ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] vi si conducevano gli studi, che aveva subito abbandonato la città perché temeva, come scrisse di lui Gregorio Magno, di del pretorio d'Italia, avvertiva il contrasto fra la conoscenza diffusa in Roma degli autori profani e la generale ignoranza dei ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...