L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo fenicio
Massimo Botto
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
La fenicia
Lo studio dei contesti funerari della Fenicia risente inevitabilmente della [...] X e il VII sec. a.C. Nelle vicinanze della città si trova l'importante necropoli di Tell el-Rashidiye, oggetto a.C. (Ugarit, Biblo, Amrit e Hazor) e diffusa successivamente a Cipro e nell'Occidente fenicio. Riguardo all'organizzazione delle ...
Leggi Tutto
NILO (Νεῖλος, Nilus)
N. Bonacasa
A. M. Roveri
F. Bonacasa
A. M. Roveri
Fiume dell'Egitto, nasce a S dell'equatore dal lago Vittoria-Nyanza attualmente dalla confluenza di due soli bracci, mentre in [...] Wiesbaden e questa tipologia dovette essere particolarmente diffusa se la ritroviamo su una scultura copta del Museo Gregoriano Egizio: G. Botti-P. Romanelli, Sculture Mus. Greg. Egizio, Città del Vaticano 1951, p. 105, n. 157, tav. 72; A. Hermann, ...
Leggi Tutto
La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Riccardo Fattovich
L'agricoltura tradizionale [...] banana, il caffè, il noog, che rappresenta la più diffusa pianta oleosa della regione, e un narcotico, il chat. montoni. Opere di canalizzazione di minore entità sono rintracciabili in città fortificate, come Wadan, in Mauritania (XIV-XVIII sec.), ...
Leggi Tutto
Vedi STABIAE dell'anno: 1966 - 1997
STABIAE
O. Elia
Oppidum preromano della Campania (oggi Castellamare di Stabia), aggregato alla federazione nucerina.
La città ebbe probabilmente impianto osco-tirreno-ausone, [...] loro ininterrotto secolare impiego e la fama largamente diffusa di queste, influirono fortemente su questa costituzione del quanto alla mancanza di un vero e proprio impianto di città amministrativamente costituita che S. mai ebbe nè come oppidum, ...
Leggi Tutto
La periodizzazione della Grecia antica. La ceramica
Dario Palermo
La ceramica
Tra le innumerevoli classi di materiali che ben si prestano a servire da tracciante storico negli studi archeologici, la [...] a Nasso, a Thera, a Creta. Nelle isole del Dodecaneso e nella Ionia è diffuso lo stile della Capra Selvatica, un tempo attribuito a Rodi e ora ricercato nelle città dell’Asia Minore, forse a Mileto; fabbriche locali di ceramica figurata sono presenti ...
Leggi Tutto
RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] trova nello strato immediatamente precedente a quello della distruzione della città da parte dei Lidi, strato che in base ai essere largamente attestata nell'isola di Rodi stessa è anche stata diffusa nell'Oriente greco a Samo, a Smirne, a Mileto e, ...
Leggi Tutto
PAUSANIA (Παρσανίας)
D. Mustilli
2°. - Autore della Periegesi della Grecia (Περιήγεσις τῆς ῾Ελλάδος): con questo titolo l'opera era già nota a Stefano di Bisanzio e non vi è, quindi, motivo di mutarlo [...] centrale.
L'ordine topografico che forma la trama dell'opera ha diffuso la convinzione che intento di P. sia stato quello di scrivere 34, 8 ss.) e delle vie che collegavano Lepreo alle altre città dell'Elide (v, 5, 3). Ma questi errori derivano o da ...
Leggi Tutto
Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] nell'uso quotidiano delle tribù indigene le opere create nelle città greche delle zone settentrionali del Mar Nero. Il Bosforo con delle steppe d'Eurasia con i Goti e gli Unni vennero diffuse in tutta l'Europa occidentale e furono una delle basi dell ...
Leggi Tutto
ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] alla scuola di Alkamenes di Paro (v.). I due soggetti maggiormente diffusi nella pittura vascolare attica a figure rosse, a partire dal V che trova il suo equivalente su alcune serie monetali delle città tracie, di Lesbo e di Alessandria d'Egitto ( ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] di cappelle dedicate al culto domestico sembrerebbe ben attestata in diverse città centroasiatiche tra l'epoca Kushana e l'Alto Medioevo, ossia supporto a un recipiente metallico, è ampiamente diffusa in area iranica e centroasiatica. Oltre alle ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...