CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] giugno 1537, dirà la sua pnma messa.
Giunto a Roma, dove si era diffusa la voce che sarebbe stato il futuro "papa Angelico" il C. fu la deviazione del Reno, le difficoltà nel governare una città in cui le lotte fra fazioni nemiche non erano sopite ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] culto di s. Michele, legato a luoghi situati su alture, si diffuse durante l'Alto Medioevo, quando divennero 'attributi' di s. Michele talora del Sacramentario d'Ivrea e di altri codici warmondiani, Città del Vaticano 1934.
M. d'Alverny, Le Cosmos ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] 6°, nella quale fu inumato uno dei primi vescovi della città. Doveva trattarsi di un edificio riccamente decorato, almeno a ed economica dell'abbazia e delle sue filiazioni, che ben si sa diffuse a poco a poco in tutta l'Europa, ma di cui non si ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] N la via di Parma e a S la via di Pisa.La città romana ebbe impianto quadrilatero - reso un po' irregolare sul lato settentrionale da . Pietro in Corsena a Bagni di Lucca, la diffusa ornamentazione della chiesa di San Cassiano di Controne (Baracchini ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] se ne accompagna una minore, ma assai più diffusa negli innumerevoli santuarî sparsi per la regione (Amelia, della Civetta: A. D. Trendall, Vasi antichi dipinti del Vaticano, i, Città del Vaticano 1953, p. 38. Antefissa con Gorgone a campo piatto: R. ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] da un uso ininterrotto. È il caso delle chiese di Babylon (Città Vecchia del Cairo), dei monasteri dello Wādī Naṭrūn o di quelli mentre dal sec. 13°-14° il materiale di supporto più diffuso fu la carta. Incipit e iniziali di grande formato appaiono ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] 1913; G. Prezzolini, Ilgiornale di un pittore: G. F., in Uomini 22 e città 3, Firenze 1913, pp. 235-244; A. Soffici, G. F., in La Spalletti, Prefaz. di D. Durbé, Firenze 1987 (con diffusa e accurata bibliografia); La collezione Grieco, 50 dipinti da F ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] Pantaleon a Colonia, fino alla metà del sec. 12°), ma anche nelle città (Haithabu, secc. 9°-10°; Lubecca, sec. 13°). Nel caso servivano come recipienti d'acqua per lavarsi le mani e furono diffusi nei secc. 12° e 13° nella Germania settentrionale e ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] di M. Maniaci, P. Munafó (Studi e testi, 358), Città del Vaticano 1993, II, pp. 181-200; C. Federici, F 'Islam sono principalmente costituite da esemplari del Corano. Se la tecnica più diffusa è quella della l. in pelle, non mancano l. preparate in ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] costruzione di ponti che collegassero la parte più antica della città a quella più recente: fu edificato allora il ponte Tremolo La vasta aula con tetto a capriate riceve una luce diffusa da dodici bifore a tutto sesto, sormontate da piccole finestre ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...