FIORENZO di Lorenzo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Lorenzo di Cecco di Pascolo, falegname ed intagliatore, nacque a Perugia intorno al 1440. Tra il 1463 e il 1469 risulta iscritto nella matricola [...] F. dimostra il prestigio di cui aveva iniziato a godere in città, dove verosimilmente a queste date era ritenuto il miglior pittore. dalla scultura toscana di Desiderio e dei Rossellino diffusa a Perugia dalle opere tarde di Agostino di Duccio ...
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BALEARI, Isole
M. Durliat
(catalano Illes Balears)
Arcipelago situato nel Mediterraneo occidentale, in corrispondenza della costa catalana e del golfo di Valencia, comprendente le isole di Maiorca, [...] d'Aragona, di lingua e cultura catalana, fece innalzare in queste due città, fra la fine del sec. 13° e l'inizio del 14°, cui appare ripreso anche il motivo delle colonne tortili, molto diffuso nel Levante spagnolo alla fine del Medioevo. Non meno ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] rispettivamente casa della madre e primo studio del F. nella città, e dimora-studio suo e della moglie.
Nell'archivio di fu adottato in seguito da vari teatri europei.
L'idea di luce diffusa e indiretta venne applicata dal F. allo studio di una serie ...
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NEVERS
E. Vergnolle
(lat. Noviodunum; Neviranum, Nivernum nei docc. medievali)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Nièvre, posta alla confluenza dei fiumi Loira e Allier, che occupava in [...] . La cripta, cui si accedeva in origine attraverso scale poste a N e a S, appartiene alla tipologia, largamente diffusa agli inizi dell'arte romanica, della cripta 'a sala', ma si distingue comunque per la presenza di pilastri compositi costruiti ...
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HUESCA
M.A. Castiñeiras González
(lat. Osca)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, H. è situata a S-O delle Sierras Exteriores della catena dei Pirenei, in una delle depressioni dell'Alta [...] più evidente e riconoscibile è invece il tracciato della città araba, la cui intricata medina e i sobborghi quadrata a tre navate, transetto e tre absidi ripete una tipologia diffusa nell'ambito dell'arte del Camino de Santiago, presente, per es ...
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LOCHES
D. Sandron
(Loccae, Loecis super Angerem nei docc. medievali)
Cittadina della Francia centrale (dip. Indre-et-Loire), L. è collocata su di un rilievo isolato nel complesso dell'altopiano della [...] sua confluenza con il corso del Mazerolles.Il centro della città vecchia è occupato dal castello, il cui circuito si è fiancheggiata da passaggi laterali, secondo una formula abbastanza diffusa nella Francia centrale.Il priore Thomas Pactius (m. ...
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GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] opposta, all'altezza del castello.Dal 906 al 933 la città fu governata dal duca Giovanni I, che contribuì a sconfiggere sviluppando i traffici commerciali e coniando una propria moneta largamente diffusa. A quest'epoca (920 ca.) risale un primo ...
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COSENZA
C. Bozzoni
(lat. Consentia, Cosentia Bruttiorum)
Città della Calabria, capoluogo di provincia, situata ai margini settentrionali della Sila, alla confluenza del Crati con il Busento, C. si sviluppa [...] oltre il Busento, occupata dalla parte moderna dell'abitato.Antica città del Bruttium e poi colonia romana, durante l'impero solo sul lato opposto al chiostro - secondo una tipologia diffusa in ambito regionale -, conserva la facciata originaria con ...
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DEL DEBBIO, Enrico
Enrico Valeriani
Figlio di Lorenzo ed Ernesta Moracchini, nacque il 26 maggio 1891 a Carrara, dove nel 1912 si diplomò presso l'accademia di belle arti.
Durante gli anni di studio [...] ; si occupò anche di scenografia, curando scene e costumi per La città morta e per Parisina di G. D'Annunzio.
La sua prima dalla tradizione romana sia da una memoria storica più diffusa (secondo i procedimenti sperimentati del barocchetto romano) si ...
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VILLARD de Honnecourt
R. Bechmann
Architetto e disegnatore attivo nel primo terzo del 13° secolo.
Di V. si conosce soltanto il Taccuino (Livre de portraiture, Parigi, BN, fr. 19093), una raccolta di [...] 1982). Sui muri della collegiata di Saint-Quentin, città vicina a Honnecourt, è stata ritrovata un'incisione che questo manoscritto si trovano le prime allusioni all'arte del tratto che, diffusa tra iniziati, non fu divulgata che a partire dal sec. 16 ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...