FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] pare documentata almeno dall'inizio del sec. 6°) e, più tardi, in maniera diffusa nei secc. 13°-14° (Righetti, 1950-19592, IV, p. 63; L chiesa di St Peter a Ipswich nel Suffolk e, nella stessa città, un f. frammentario nel Mus. and Art Gall.).Per la ...
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Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...]
Il museo locale esiste soprattutto in Italia, data la presenza diffusa nel territorio di grandi capolavori d’arte. È questo il immagine, fare spettacolo e così ‘vendere’ le attrattive di una città; e poi si getta il tutto appena l’effetto mediatico è ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] si è stimato che, quando nel 16° secolo si diffuse in Francia l'impiego della muratura anche per le abitazioni di G. Teyssot, 2 voll., Milano, Electa, 1986.
I. Quaroni, La città fisica, Roma-Bari, Laterza, 1981.
A. Rapoport, House form and culture, ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] Strasburgo, del medio e basso Reno fino alla Mosa intorno alle città di Colonia, Coblenza e Maastricht (un tempo Alta e Bassa Lotaringia fino a quel momento. Contrariamente alla convinzione diffusa del suo carattere 'conservatore', il tardoromanico ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] leggenda relativa alla festa della Cathedra sancti Petri, diffusa durante tutto il Medioevo e tramandata dalla Legenda aurea . 265-275; W.F. Volbach, Il Trecento. Firenze e Siena, Città del Vaticano 1987; J. Higgitt, The Iconography of St. Peter in ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] In uso nell'area mediterranea già in epoca antica, nel sec. 4° si diffuse dall'Italia in Gallia, poi in Germania, nei secc. 8° e 9° negli impianti tardomedievali di sollevamento dell'a. delle città dell'Europa centrale e settentrionale, il più antico ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] XII sec. dall'ambito crociato si erano diffusi nell'architettura militare europea, insieme con particolari I-II, Galatina 1980: II, pp. 259-275; F. Bocchi, Castelli urbani e città nel Regno di Sicilia all'epoca di Federico II, ibid., I, pp. 53-98; A ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] che avrebbe continuato ad arricchire includendovi anche tavole con monumenti esterni alla città (via Appia, Tivoli, Benevento) e che, con le Carceri, rappresenta l’opera più celebre, diffusa, e anche remunerativa di tutta la sua produzione. Il grande ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] teatrali, che li inserisce nel problema più vasto delle grandi strade porticate dell'Oriente (Crema).
Tale esperienza urbanistica era diffusa anche in città assai meno monumentali di quelle africane o dell'Oriente, se ad Ostia fra il III e il IV sec ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] e Cesarea (10-9 a. C.) si riferiscono alla seconda fondazione di queste città da parte di Erode il Grande; così l'èra di Tiberiade (18 d. nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è evidente, ad esempio, dai ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...