FOLLI, Sebastiano
Francesco Mozzetti
Figlio di Girolamo, nacque a Siena nel 1569.
Scarse sono le notizie sui primi anni di attività del F., definito nel 1587 come "pittore" in un documento della Compagnia [...] vicino a Siena dopo il 1595, quando Ventura tornava nella sua città portando con sé il frutto delle esperienze maturate in tanti anni cataletto", un tipo di decorazione pittorica piuttosto diffusa in territorio senese, nella quale venivano adottati ...
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MANENTI, Vincenzo
Federico Trastulli
Nacque a Orvinio (già Canemorto), nel Reatino, nel 1600 da Lucia e da Ascanio, pittore che era stato allievo di C. Roncalli.
Tra i dipinti di Ascanio visibili a [...] gli episodi sono di difficile lettura a causa di una diffusa consunzione e di numerosi rifacimenti. In generale le scene sono una netta sottolineatura della protezione mariana nei confronti della città. L'inserimento degli stemmi del vescovo F. Guidi ...
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GOTTARDI, Giovanni
Anna Tambini
Nacque a Faenza il 27 dic. 1733 da Giovanna Carradori e Francesco Maria, muratore, detto fra Barbino (Strocchi).
Nel 1750 dipinse la Madonna del Buon Consiglio (Faenza, [...] 'ex chiesa di S. Giuseppe nel palazzo delle Esposizioni della città. Committente fu il faentino G.C. Boschi, che aveva comuni, o abbia copiato invenzioni di Unterperger secondo una prassi diffusa nell'ambiente romano e attestata anche per il G. che ...
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CANDIDI, Marianna
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque a Roma il 3 febbr. 1756 da Giuseppe, medico dotato di notevole cultura umanistica, e da Maddalena Scilla, nata da una ricchissima famiglia siciliana (Agostino, [...] nuovamente riedita, nel 1812, Sotto il titolo di Viaggio compiutoin alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno.
I quadri della nobilitare" il genere): nitidezza del dettaglio, diffusa luminosità, "lucidezza delle arie", "trasparenza ...
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BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] luministico cui partecipa la stessa luminosità diffusa del fondo liscio; più essenziali sono , VI, 1 (1844), pp. XIV, 110, 118; P. Tronci, Memorie istorichedella città di Pisa, Livorno 1682, pp. 136 s.; A. Da Morrona, Pisa illustrata..., Livorno ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] , 1936, p. 15) in una produzione largamente diffusa grazie anche al battage pubblicitario promosso a mezzo di s.; G. C. Boiani, Contributo sulla porcellana C. Un servizio con arma della città di Fano, in Faenza, LXIV (1978), pp. 77-86; L. Buccino ...
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LUCATELLI (Locatelli), Giuseppe
Rossella Canuti
Nacque il 16 marzo 1751 a Mogliano (non lontano da Macerata) da Filippo, medico, e da Teresa Morelli di Pergola.
Nella sua città, presso S. Carnili, modesto [...] il 27 apr. 1807), realizzò pitture per il palazzo in città e, dal 1811 al 1815, lavorò assiduamente alla villa in campagna essi la luce sale verso l'alto per essere catturata e diffusa dalla decorazione a greca che si snoda sulla trabeazione e dai ...
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MAINONI, Luigi
Silvia Silvestri
Nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, il 24 apr. 1804 da Gian Francesco Ignazio e da Caterina Bertani. Tramite il lavoro del padre, artigiano in una manifattura [...] col Bambino e s. Felice, ispirato alla produzione di tipo popolare diffusa dalle fabbriche faentine (Modena, Museo civico d'arte medievale e moderna: mostra la Vergine che intercede per la salvezza della città (Id., ibid., pp. 83-85).
Le opere ...
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GIURA, Vincenzo
Elisa Boccia
Nacque a Roccanova, nel Potentino, il 14 dic. 1847, da Raffaele e da Angiola Continanza; ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Napoli, dove si dedicò all'arte [...] e nazionali. Questa difficoltà, largamente diffusa nella realtà artigiana locale, spinse Colapietra, Napoli tra dopoguerra e fascismo, Milano 1962; P. Macry, Borghesi, città e Stato. Appunti e impressioni su Napoli (1860-1880), in Quaderni storici, n ...
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GIOVANNI PIETRO da Rho
Carlo La Bella
Figlio di magister Paganino, nacque intorno al 1465 a Rho, presso Milano. La prima attestazione della sua attività risale al gennaio del 1481, quando, già orfano [...] del sepolcro monumentale ad arca, assai diffusa nell'ambiente cremonese del secondo Quattrocento. della sua morte.
Fonti e Bibl.: G. Grasselli, Guida storico sacra della città e sobborghi di Cremona, Cremona 1818, pp. 10 s.; Id., Abecedario ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...