ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] collocate nella cripta della chiesa di S. Barnaba, nella stessa città, ove tuttora sono venerate. Nel 1909 una statua del di S. A.M. Z., Roma 1909), dopo che erano già state diffuse in traduzione francese a cura di I. Pica (Ecrits choisis, lettres, ...
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GALLO, Agostino
Gino Benzoni
Nasce nel 1499, con tutta probabilità prima del 14 maggio, a Cadignano, odierna frazione di Verolanuova, nella piana bresciana, a poco più d'una ventina di chilometri da [...] il luogo da lui mitizzato come Eden ritrovato, l'antitesi paradisiaca alla città, per lui infernale. Non è che il G. distingua tra professioni tanti paesi" - gli insegnamenti tecnici, ma esigenza diffusa quella del vivere in villa. Donde la fortuna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Poggio Bracciolini
Daniela Parisi
Poggio Bracciolini incarna appieno le caratteristiche intellettuali dell’umanista quattrocentesco. Fu inizialmente un ottimo copista, e questa abilità lo portò dalla [...] apprezzata e attirò l’attenzione di personaggi in vista nella città di Firenze che gli chiesero di lavorare presso di loro; pratica; il Contra hypocritas (1447-1448), sull’ipocrisia, tanto diffusa nelle sue diverse forme.
A volte i suoi dialoghi si ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] alla fondazione di cellule attive in particolare nelle grandi città e all'adesione di esponenti di primo piano del in quel periodo contro la pratica dell'usura, assai diffusa nelle campagne pugliesi, proponendo, per eliminarla, la fondazione di ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] Reformation). Si era trattato della prima legge diffusa in Germania attraverso la stampa, che nelle e dava cattivo esempio agli studenti. Anche di notte girava per la città insieme con loro, e gli abitanti di Altdorf se ne lamentavano. Una ...
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DE AGOSTINI, Giovanni
Paolo Morawski
Nacque il 23 agosto del 1863 a Pollone in provincia di Vercelli, da Lorenzo e da Caterma Antoniotti, in una famiglia di commercianti di tessuti. Uno dei fratelli, [...] mercato italiano, che spaziava dalle piante di città alle carte regionali, amministrative, stradali, turistiche d'Italia e, nel 1912, cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Diffusa a milioni di copie, la Carta contribuì non poco ad accrescere i meriti ...
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CORONELLI, Vincenzo
Augusto De Ferrari
Nacque a Venezia il 16 ag. 1650 (non a Ravenna, come affermano alcuni biografi) secondogenito di Maffio, sarto, e Caterina.
Il fratello maggiore Francesco era [...] due opere, che rispondevano ad una richiesta di notizie assai diffusa e che contribuirono, più di ogni altra, alla diffusione del di compilazione o semplici raccolte di vedute, come il Teatro delle città (ibid. 1696-97). Ma nel complesso, con le sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] scetticismo, per diversi motivi. In primo luogo era abbastanza diffusa l’idea che, sebbene con procedimenti complicati, si nella chiesa di S. Carlo l’anno 1793, Fasti letterari delle città di Modena e Reggio, 3° vol., Modena 1824.
Intorno alla ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno di San Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] al tema della passione di Cristo, largamente dìffusa nel popolo fiorentino. Ma anche le sue , p. 189; F. Albertini, Memoriale di molte statue et picture che sono nella inclita città di Fliorentia, Firenze 1510, pp. 10, 12, 13, 14, 17; Il libro di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ruggero Giuseppe Boscovich
Pasquale Tucci
Nato in Dalmazia da padre serbo, si formò e operò in Italia, dove fu tra i primi a promuovere la diffusione e la discussione critica del newtonianesimo. Nell’opera [...] misura dell’arco di meridiano tra Roma e Rimini, due città comprese nello Stato pontificio, all’epoca sotto il papato di e nella prima metà dell’Ottocento faceva parte della cultura diffusa la conoscenza di Boscovich, che spesso avveniva in via ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...