MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] singolari vantaggi che le medesime tre belle arti hanno alla medesima città recato (Bologna 1736). Questo scritto è uno fra i pochi rilevare in queste annotazioni un'attenzione, allora non diffusa, per espressioni attinte all'uso vivo della lingua, ...
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GABRIELLI, Cante
Giovanni Ciappelli
Appartenente a una delle più importanti famiglie nobili di Gubbio, nacque nella città umbra poco oltre la metà del secolo XIII da Pietro (o Petruccio) di Gabriello, [...] quegli anni le tensioni e le lotte fra guelfi e ghibellini erano diffuse in gran parte d'Italia. Quando Gubbio, allora una delle di A. Theiner, I, Roma 1861, p. 488; Codice diplomatico della città di Orvieto, a cura di L. Fumi, Firenze 1884, pp. 421- ...
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GUICCIARDINI, Agnolo
Vanni Bramanti
Nacque a Firenze il 27 dic. 1525 da Girolamo di Piero e Costanza di Agnolo Bardi, deceduta pochi giorni dopo averlo dato alla luce: a lei era stata assegnata in dote [...] gran duca, e per questo addolorato si morì" (Cronica della città di Firenze, p. 43). Un ritratto del G. opera di Storia guicciardiniana iniziò il suo straordinario viaggio, di lì a poco diffusa in tutto il continente in virtù di un gran numero di ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] immediate vicinanze. Ne restano le decorazioni di palazzo Paleotti in città, dell'oratorio di S. Rocco e della Paleotta (1619- e ombra di possibile matrice guercinesca: alla luminosità diffusa della Paleotta subentra un "dramatic ligliting" (Sjöström ...
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FOSCARARI (Foscherari), Egidio
Cristina Bukowska Gorgoni
Nato in data imprecisata nella prima metà del secolo XIII fu il primo laico che insegnò diritto canonico presso l'università di Bologna.
Intorno [...] Lambertazzi e i Geremei, due famiglie di spicco della città intorno alle quali si erano aggregati gli opposti schieramenti ghibellini o sono di dubbia attribuzione. La sua opera più diffusa fu senz'altro un manuale di procedura forense, conosciuto ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Marino di Marco, fratello del doge Pietro, e di Maria Dandolo, presunta figlia del doge Giovanni, nacque a Venezia intorno al 1279.
Il padre del G. aveva avuto [...] nell'autunno dello stesso anno fu eletto rettore di Treviso, città che da poco era entrata a far parte dei domini è comunque sufficientemente documentata la notizia, per altro alquanto diffusa, che si fosse addottorato nello Studio patavino.
Fonti ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] Messina in coppie, rispettivamente nel 1822 e nel 1832. Nella stessa città videro la luce tra il 1820 e il 1827 gli Elementi di filosofia far dimenticare questi trascorsi, ma anche per la diffusa speranza che si nutriva in Ferdinando II all'indomani ...
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BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] costringe quasi ogni anno a fare lunghi viaggi... a diverse principali città d'Italia, nelle quali, oltre al guadagno de' denari, m contemperava ravvivando con ingenuo esotismo una esausta, ma diffusa e amata tradizione letteraria.
L'ultima prova del ...
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LIBERA, Adalberto
Raffaella Catini
Nacque a Villa Lagarina (Trento) il 16 ag. 1903 da Giuseppe e da Olimpia Sforza Pallavicino.
Durante la prima guerra mondiale il L. si trasferì con la famiglia a Parma, [...] a Trento (1931-34), situato all'interno della città storica a breve distanza dal castello del Buonconsiglio, del sincera edilizia, dando a quest'ultima il senso di diffusa coscienza dei valori dell'architettura italiana: sincera edilizia significa ...
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ENOCH d'Ascoli
Paolo Viti
Nacque ad Ascoli, nel Piceno, negli ultimi anni del Trecento o, più probabilmente, nei primi anni del sec. XV, da una famiglia di condizioni modeste.
Il suo nome di battesimo [...] anche dopo che il Filelfo, nel 1434, lasciò la città per l'insanabile contrasto con Cosimo de' Medici rientrato, nel nuovi codici, anche in base alla convinzione, che si era diffusa, secondo la quale in Daniniarca e in Norvegia si sarebbe trovato ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...