CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] egli abbia lasciato Piacenza. A testimonianza della permanenza in questa città, attualmente rimane nella chiesa di S. Teresa la pala e così via. Nell'ambito della pittura di genere, molto diffusa nel XVIII secolo, il C. si distingue per la sua ...
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GABRIEL (Cabriel, Gabrieli, Gabriello), Lorenzo
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia attorno al 1445 da Giacomo di Zaccaria, del ramo di S. Marina dell'antica famiglia patrizia, e da Maddalena Malipiero, [...] 1484, in seguito alla morte di Lodovico Donà, presule di quella città, e si venne in qualche modo a sovrapporre alla vertenza con in seguito stabilmente - uniformandosi a una prassi largamente diffusa - e continuò a dividersi tra Roma, Venezia e ...
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CHINI (Chino, Quino, Kino, Kühn), Eusebio (in religione Eusebio Francesco)
Luigi Cajani
Nacque a Segno, in Val di Non (Trento), dove fu battezzato il 10 ag. 1645, da Francesco e da Margherita Luchi.
Delle [...] varie versioni del suo cognome, Kino, la più diffusa, fu adottata da lui stesso per mantenere in spagnolo la pronuncia Spagna alla fine dell'anno precedente, ed appena giunse a Città del Messico pubblicò la Exposición astronómica de el Cometa,Que el ...
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CORNER, Federico
Claudio Povolo
Ultimo dei quattro figli giunti ad età adulta di Andrea (1590-1646) di Girolamo (1562-1634) e di Morosina di Caterino Morosini, nacque a Venezia il 15 apr. 1638.
La famiglia, [...] la sua condotta alla cautela e al riserbo, poiché s'era diffusa la voce infondata di una alleanza tra Spagna e Venezia, il confine, tra cui la più rilevante fu quella sorta tra le città venete di Capodistria e Muggia e gli arciducali di Trieste, i ...
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MALATESTA (Bastiani, de' Bastiani), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a L'Aquila, attorno al 1545, da Sebastiano (donde forse deriva l'uso prevalente della forma patronimica Bastiani nelle edizioni delle [...] pubblicarlo si presentò solo quando ebbe modo di recarsi nella città scaligera "presso certi gentiluomini".
Il dialogo si finge ambientato a in termini assai meno caldi) anche l'opera più diffusa del M., e tuttavia rimasta manoscritta: la Relatione ...
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CRESPI (Crispi, de Crespis, de Crispis), Alberto (Albertino)
Katherine Walsh
Nato verso il 1390 da una famiglia originaria di Milano, entrò tra i frati agostiniani nel convento di S. Mustiole nel circondario [...] ; i cronisti agostiniani sostennero che la loro fama si era diffusa ben al di là dei confini della penisola italiana. Il 29 Basilea, motivando questa scelta col rifiuto dei "prelati" della città di Pavia a mettersi in viaggio per il concilio, ...
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PIETRO di Puccio
Giampaolo Ermini
PIETRO di Puccio. – È ignota la data di nascita di questo pittore e mosaicista orvietano (per i dubbi identitari: Ermini, 2007, pp. 212 s.), la cui attività documentata [...] essa [primi anni del sec. XVIII], p. 26).
La notizia, diffusa tra gli altri da Luigi Fumi (1891, p. 107), è stata ovvero i registri dove, per fini fiscali, erano censiti gli abitanti della città (Ermini, 2007, p. 220 nota 55). Non si conosce la data ...
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CATALANI (Catalano), Giuseppe
Agostino Lauro
Nacque a Paola (Cosenza) da Francesco e da Anna Maria Baroni il 14 giugno 1698. Compiuti i primi studi nel collegio dei gesuiti a Cosenza, per completare [...] , in contrasto deliberato con la petulanza diffusa negli ambienti chiesastici della Roma settecentesca. di A. Patrizi Piccolomini vescovo di Pienza, in Mélanges E. Tisserant, VI, Città del Vaticano 1964, pp. 19 s.; G. Alberigo, Lo sviluppo della ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 25 dic. 1838 da Giuseppe, futuro primo marchese di Filacciano, e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana, primogenito [...] e autografi, seguendo una moda allora assai diffusa), ma con ben maggiori e più qualificanti capitale..., Roma 1956, p. 145 (sulle partecipazioni bancarie dei Ferraioli); Iscrizioni della città di Roma raccolte da L. Huetter, I, s.l.1959, p.130 ...
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CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 16 nov. 1579, terzogenito (ma i primi due figli morirono in tenera età) di Giovanni di Marcantonio e di Chiara Dolfin di Lorenzo. La famiglia, che [...] quale peraltro non rimase a lungo. Seguendo una tradizione assai diffusa tra i giovani patrizi veneziani, il C. infatti si soggiorno di Vidor a quello che gli poteva offrire una città devastata dalla peste; qui egli giunse soltanto il 27giugno 1632 ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...