FOLLI, Sebastiano
Francesco Mozzetti
Figlio di Girolamo, nacque a Siena nel 1569.
Scarse sono le notizie sui primi anni di attività del F., definito nel 1587 come "pittore" in un documento della Compagnia [...] vicino a Siena dopo il 1595, quando Ventura tornava nella sua città portando con sé il frutto delle esperienze maturate in tanti anni cataletto", un tipo di decorazione pittorica piuttosto diffusa in territorio senese, nella quale venivano adottati ...
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GIULIANI, Giovanni
Laura Ronchi De Michelis
Originario di Lucca, discendeva con ogni probabilità da una famiglia di notai e mercanti i cui membri avevano più volte ricoperto la carica di anziano nel [...] , Miscellanea diversa, 22, cc. 270r-282r), ampiamente diffusa manoscritta e a stampa, a partire dall'edizione, assai a prendersi cura della piccola comunità di schiavi cattolici della città, studiarono la lingua e si dedicarono a esplorare la regione ...
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DI CROLLALANZA, Giovanni Battista
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 19 maggio 1819 a Fermo (prov. di Ascoli Piceno), dove suo padre, il nobile Pietro, abbandonata l'avita Chiavenna (Sondrio) a causa [...] fosse originaria di Milano e che dopo la distruzione di quella città nel 1192 aveva preso stanza a Piuro di Chiavenna con un e Giustiniani, Rocca San Casciano 1886. Comunque la pubblicazione più diffusa, che darà al D. popolarità in tutta Italia, fu ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] ecclesiastico. Ma, contrastando l'opinione allora diffusa nella cultura cattolica, afferma la piena l'insegnamento di filosofia nel liceo Ludovico Ariosto di quella città, ma l'ostilità incontrata negli ambienti dominati dai conservatori spinse ...
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DOMENICO da Gravina
Mario Caravale
Nacque all'inizio del sec. XIV a Gravina e qui visse esercitando la professione di notaio.
L'unica fonte per la biografia di D. è la cronaca da lui stesso scritta [...] in luce dal Soria, il quale la interpreta come una calunnia diffusa dai nemici di D. per porlo in cattiva luce con Sorbelli per la nuova edizione dei Rerum Italicarum Scriptores, XII, 3, Città di Castello 1903-1909.
Fonti e Bibl.: Si è già detto che ...
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MANENTI, Vincenzo
Federico Trastulli
Nacque a Orvinio (già Canemorto), nel Reatino, nel 1600 da Lucia e da Ascanio, pittore che era stato allievo di C. Roncalli.
Tra i dipinti di Ascanio visibili a [...] gli episodi sono di difficile lettura a causa di una diffusa consunzione e di numerosi rifacimenti. In generale le scene sono una netta sottolineatura della protezione mariana nei confronti della città. L'inserimento degli stemmi del vescovo F. Guidi ...
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PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] del capoluogo etneo in cui si riversava la diffusa aspirazione di rinnovamento sociale che avrebbe infiammato in cattedra per le scuole superiori, passò al liceo D’Azeglio della stessa città, poi a Genova e quindi a Roma, dove fu trasferito a partire ...
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FRANZESI, Giovanni Paolo (Ciampolo), detto Musciatto
Antonella Astorri
Figlio maggiore di Guido, il F., uomo d'affari e avventuriero nato probabilmente intorno alla metà del secolo XIII, divenne, al [...] documentario ha tolto invece credibilità all'accusa, diffusa all'epoca, di un coinvolgimento del F. il Valois, com'è noto, si fece consegnare la signoria della città, dichiarando l'intenzione di comporre i dissidi delle fazioni guelfe dei bianchi ...
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PAGNINI, Antonio Baldino
|(in religione Sante)
Saverio Campanini
– Nacque a Lucca il 18 settembre 1470 primo dei 7 figli di Paolino e di Margherita de’ Giovanni.
Il 17 febbraio 1487 entrò nell’ordine [...] convento di Notre-Dame de Confort di Lione ed è in questa città che fu pubblicata, il 27 gennaio 1528 (ma sul colophon si (ad avviso di Lutero). Secondo una vulgata storiografica diffusa ma infondata, Pagnini avrebbe introdotto l’uso di suddividere ...
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FOGLIATA (Foliata, de Foliatis), Uberto (Osberto da Cremona, Osbertus de Foliano)
Martino Semeraro
Nacque a Cremona, da illustre famiglia, intorno al 1260. Studiò diritto, forse a Bologna presso la [...] , carica che confermerebbe la stima goduta dal F. nella città natale. Nel 1303 era a Perugia, dove insegnava diritto presso che risulta anche da altri testimoni come l'opera maggiormente diffusa del F., in cui si afferma la necessità di integrazione ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...