BIANCHI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, intorno al 1620, da Pierantonio di Giovanni Domenico. Grazie alla sua qualità di cittadino originario, scelse la carriera cancelleresca, dalle prospettive [...] ancora, Marcantonio Bragadin.
La peste inoltre, che s'era diffusa a Roma, specie nel giugno-settembre 1656, aveva di corrompere con regali il giudice fosse "cosa non difficile in questa città ove la giustizia solo si abraccia quando è vestita d'oro ...
Leggi Tutto
GIULIANO, Bartolomeo
Francesca Paola Rusconi
Nacque a Susa il 15 ag. 1825. Secondo le notizie biografiche fornite da G. Carotti, si trasferì con la famiglia nel 1832 a Torino, dove studiò presso le [...] accentuò negli anni Ottanta, in concomitanza con una diffusa evoluzione del gusto, che nel G. si manifestò Colombo, Gli artisti lombardi a Venezia. Prima Esposizione internazionale d'arte della città di Venezia 1895, Milano 1895, pp. 36-40; N. d' ...
Leggi Tutto
GUZZONI DEGLI ANCARANI, Arturo
Stefano Arieti
Nato a Correggio, presso Reggio nell'Emilia, il 21 dic. 1858 da Luigi e da Marianna Morselli, studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Modena, [...] di Messina, che mantenne per un decennio: presente in città al momento del devastante terremoto del 1908 (che ricordò in specialità: sostenne che una fra le cause della diffusa mortalità infantile dovesse individuarsi nel mancato allattamento materno ...
Leggi Tutto
FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] che l'imitazione di quel poema era una moda diffusa (si ricordi almeno la traduzione in bolognese di F 316 s.; C. Celano, Delle notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli, Napoli 1692, IV, p. 61; F. S. Quadrio, Della storia ...
Leggi Tutto
FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] Famiglie, cart. 644), seguendo una prassi molto diffusa all'epoca che prevedeva la difesa dei privilegi Pavia (tomo VII, da c. CCCXIV sino alla fine), oltre ai canali della città di Milano (tomo VIII, cc. LXII-LXXXII; cc. LXXX-CLXXXII; dis. XV ...
Leggi Tutto
GIORGI, Antonio Ruggero Maria
Francesco Tetro
Nacque a Reggiolo, presso Reggio nell'Emilia, il 19 genn. 1887 da Ulisse, contadino, e da Melchiade Zerbini. Nel 1905, seguendo la sua inclinazione artistica, [...] al terribile terremoto che sconvolse e distrusse gran parte della città; appartengono a questo periodo le prime opere, Macerie della contribuì allo sfaldamento del segno, ammorbidito da una luminosità diffusa e dai passaggi tonali. È la luce il tema ...
Leggi Tutto
GINAMMI, Marco
Lucinda Spera
Nacque a Venezia nel 1590 da Bartolomeo. La famiglia, originaria di Lavenone, nel Bresciano, si era trasferita nella città lagunare per le possibilità imprenditoriali che [...] apprese, tra il 1634 e il 1635, le lingue slave e il turco.
La pubblicazione di testi in slavo era attività piuttosto diffusa a Venezia, e ormai da decenni praticata dalla tipografia Ginammi. Non si sa molto della natura di tali opere, in parte ...
Leggi Tutto
BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] quanto di "egloga conviviale", richiamandosi alla pratica, diffusa presso gli attori ancora nel Cinquecento, di inscenare , p. 2; A. Superbi, Apparato de gli huomini illustri della città di Ferrara, II, Ferrara 1620, p. 103; A. Libanori, Ferrara ...
Leggi Tutto
GALLENGA, Riccardo
Giuseppe Armocida-Pier Enrico Gallenga
Nato a Parma il 30 ag. 1904 da Camillo, clinico oculista dell'Ateneo parmense, e da Erminia Bazzi, si iscrisse al corso di laurea in medicina [...] e chirurgia dell'Università della sua città, ove fu allievo di A. Pensa e G. Razzaboni direttori, rispettivamente, degli il concetto personale di ipertensione orbitaria localizzata e diffusa, soffermandosi in particolare sui rapporti tra la sindrome ...
Leggi Tutto
BERTAGNOLLI, Carlo
Franco Bonelli
Nacque a Pergine (Trento) il 2 genn. 1843 e studiò giurisprudenza a Innsbruck; per aver dimostrato un atteggiamento antiaustriaco durante le operazioni della divisione [...] parziaria, Firenze 1877), opponendosi all'idea, allora assai diffusa anche tra gli uomini di governo e gli scrittori di Zanardelli e stabilendo dei buoni rapporti con il vescovo di quella città, noto per il suo conservatorismo.
Il prefetto B. passò, ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...