PASQUALIGO, Niccolo
Gino Benzoni
PASQUALIGO, Niccolò. – Nacque a Venezia, nella zona di S. Stae, il 26 luglio 1770, terzo dei quattro figli di Francesco di Giovanni e di Taddea Bembo. Prima di lui nacquero [...] , era a Zara quando cadde la Serenissima e la città fu occupata dall’Impero. Essendo rimasta a disposizione dell’ di «reuma intestinale», a detta dei medici, non senza fosse opinione diffusa che la morte «se la volle egli», esagerando nel non aver ...
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GALLERANI, Bindo
Andrea Giorgi
Figlio di Sigherio di Gianni, cittadino senese, e di Maria di Rinaldino Scannaromei dei Maconi, il G. compare nelle fonti nel 1260, quando risulta coinvolto nell'attività [...] popolari senesi, nonché su una rilevante presenza patrimoniale in città e nel territorio, associata all'esercizio di una ai suoi tentativi di penetrazione fondiaria, secondo una prassi diffusa tra gli esponenti dell'élite cittadina. Di pari passo ...
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BRUMANO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Cremona nel 1543 da Raffaello e studiò diritto e umanità a Pavia dove conseguì il dottorato in utroque iure il 27 sett. 1563. Nello stesso anno iniziò l'insegnamento [...] pubblicazione della bolla In coena Domini, diffusa dall'Odescalchi senza il necessario exequatur viceregio VIII, Roma 1929, p. 302; B. Katterbach, Referendarii utriusque signaturae..., Città del Vaticano 1931, p. 143; P. Villani, Origine e carattere ...
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HAFFNER (Hafner, Affner), Antonio Maria
Federico Trastulli
Fratello minore di Giovanni Enrico, nacque a Bologna il 15 ott. 1654 da Giovanni e da Caterina Bianchi. Al padre, delle guardie svizzere, spetta [...] di palazzo Durazzo-Brignole (Soprani - Ratti, p. 346). Sempre in città, ma da solo, fu attivo in palazzo Spinola, forse l'attuale , p. 41).
La massima attestazione della sua ormai già diffusa notorietà fu senz'altro la convocazione dell'H. a Firenze ...
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CEFALI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque a Ferrara nel 1511 (o nel 1512, se si sposta la data di morte), e vi seguì gli studi giuridici, conseguendo la laurea nel 1537.
La sua formazione, avvenuta in [...] già a 1.000 fiorini d'oro), non abbandonò la città veneta, insegnandovi ininterrottamente per quattordici anni.
I suoi corsi, l'incerta conoscenza della letteratura consiliare, ancora diffusa nella storiografia giuridica, consentiva al Calasso di ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] camera dei pappagallo" nel convento della Trinità dei Monti e diffusa probabilmente in Toscana da D. Boguet (Pinto, 1980), 154; XVa 75; XVIa 68; T. Trenta, Guida del forestiere per la città e il contado di Lucca, Lucca 1820, pp. 53, 57; E. Gerini ...
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CASTELLANI, Francesco
Paolo Orvieto
Figlio di Matteo di Michele e di Giovanna di Giovanni Peruzzi, nacque nel 1417. Alla morte del padre (27 sett. 1429), ereditò anche il nome di Matteo, che aggiunse [...] cavaliere, che gli fu conferita durante i solenni funerali che la città di Firenze tributò a Matteo. Il C. aveva allora soltanto del XV sec., forse uomo di chiesa, godé di una diffusa fama per la sua vasta produzione letteraria tutta di argomento ...
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AGNI, Tommaso (Thomas de Lentino)
Abele L. Redigonda
Nato a Lentini (Siracusa) sul principio del Duecento, inviato da Gregorio IX a predicare a Napoli, stabilì, alla fine del 1231, nel convento e chiesa [...] del Tempio e di S. Giovanni di Gerusalemme ed infine con le città marinare italiane.
Il nuovo patriarca cercò subito di portar pace tra in varie biblioteche. La sua opera maggiore, se non la più diffusa, è una vita di s. Pietro Martire da Verona, la ...
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GATTI, Riccardo
Gian Carlo Bojani
Nacque a Faenza il 3 apr. 1886 da Francesco e da Angela Liverani. Frequentata la scuola d'arti e mestieri nella città natale, sotto il magistero del pittore Antonio [...] alla politecnicità nel campo dell'arte all'epoca assai diffusa in Faenza, nella stretta interdipendenza fra artigianato, disegno del muso di un gatto e, sotto, il nome della città di Faenza; intorno alla metà degli anni Trenta il felino scomparve dal ...
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FERRARI, Giovanni Pietro
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (Ferrara) il 22 febbr. 1884 da Tomaso e da Adalgisa Smai. Visse l'infanzia in vari paesi della provincia (soprattutto Quartiere di Portomaggiore), [...] s'inserisce nella tradizione eclettica ancora ottocentesca, diffusa in Argentina soprattutto da artisti italiani in ; due anni dopo la vedova, Amelia Bomtempo, donò alla città di Buenos Aires il monumento al presidente Hipolito Yrigoyen da lui ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...