BLANC, Alberto
Renato Mori
Nacque a Chambéry il 10 novembre 1835 da Louis François e da Mariette Cartannas.
Compiuti i primi studi nella città natale e laureatosi in legge presso l'università di Torino [...] , il governo germanico accolse la notizia di malumore considerando il B. un antitriplicista.
Dato che questa voce era assai diffusa negli ambienti politici italiani, non sono molto chiari i motivi che spinsero il Crispi alla scelta. Forse egli vi fu ...
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ALESSANDRO V, antipapa
Armando Petrucci
Pietro Filargis, detto Pietro di Candia, nacque intorno al 1340 a Kare, nella parte settentrionale di Creta, da poveri genitori di sangue greco, che egli non [...] , al seguito del suo primo maestro. Una tradizione alquanto diffusa fino al secolo scorso vollefare di Pietro di Candia un oltre il Tevere fu conquistata in pochi giorni, ma la città resistette con accanimento, cosicché fu necessario un lungo assedio, ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] ben collaudata all'estero ma ancora non particolarmente diffusa in Italia. L'anno successivo entrò nell' e quelli con la galleria Van Wisselingh di Amsterdam. In questa città il G. avrebbe fatto esporre Segantini presso la mostra della Società ...
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CIPOLLA, Carlo
Raoul Manselli
Nacque il 26 sett. 1854 a Verona da Giulio e da Laura Balladoro, in una nobile ed antica famiglia che si fregiava del titolo comitale; dopo gli studi medi, compiuti nella [...] elevarsi a sintesi universale. Di quest'impostazione, che è piuttosto diffusa nell'epoca del C., egli si riservò i primi due particolare -, in parte, infine, emergente dall'amore della città natia, è il suo rapido, ma incisivo e lucidissimo Compendio ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] risiedeva allora a Zara e riferiva di una incursione compiuta in quella città dai Turchi "qui per quatriduum universum pene agrum ferro ignique devastarunt" dimostrò erronea la credenza, allora largamente diffusa, che nel lato destro del ventre ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] residente a Venezia e pertanto il B. potrebbe essere nato in questa città, dove è documentato per la prima volta il 29 apr. 1509 ( Bergamasco e Zuan Cariano Bergamasco.
Malgrado l'opinione generalmente diffusa, le notizie sulla vita e l'opera del B ...
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ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] all'ostilità degli ottimati con la tutela illuminata del popolo minuto della città e dei contadini, dall'altro a porre accanto al signore, in italiani del Risorgimento. "È opinione abbastanza diffusa e tendenziosa - scriveva nell'avvertenza al ...
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DEL GIUDICE, Pasquale
Mario Caravale
Nacque a Venova (prov. di Potenza) il 14 febbr. 1842 da Francesco e da Andreana Lioy.
Di famiglia modesta, completò gli studi secondari nella città natale e nel [...] pp. 362-470): in esso il D. confutò l'opinione, diffusa in dottrina e sostenuta in modo particolare da H. Brunner, secondo anni 1112-1117 la prima apparizione della magistratura consolare nella città lombarda. Di grande respiro è, poi, lo studio I ...
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DE VECCHI, Giovanni
Antonio Pinelli-Alessandra Uguccioni
Figlio di Francesco (von Henneberg, 1974, p. 102), nacque probabilmente a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro in prov. d'Arezzo) intorno al 1537, [...] gli esempi lasciati da Rosso Fiorentino a Borgo San Sepolcro e a Città di Castello tra il 1528 e il 1530. Successivamente il D. (1574) e in quella degli Angeli (1575; per una diffusa trattazione sulle attribuzioni al D. delle singole scene cfr. Faldi ...
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CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] di un fuoruscito pistoiese che voleva sottrarre la città ai Fiorentini e offrirla alla lega avversaria (Confessione generale degli incunaboli..., IV, p.115); seguì quella, assai più diffusa, stampata sempre a Roma da Stephan Plannck nel 1481-84 (I. ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...