BRUNELLI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Bagnoregio (Viterbo) intorno al 1575, come risulta dalla dedica a Ferdinando Saracinelli degli Scherzi,arie e madrigali del 1616 ("io son nato negli stati felicissimi [...] di S.A.S. l'Antichissima Città di Bagnarea..."), si trasferì giovanissimo a Roma, ove intraprese lo studio del contrappunto sotto di contrappunto doppio e per la pratica allora assai diffusa del contrappunto alla mente. Pari alla sua valentia di ...
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GIUSEPPE Moscati, santo
Valeria Ribeiro Corossacz
Nacque a Benevento, il 25 luglio 1880, da Francesco e Rosa De Luca.
Il padre, magistrato e presidente del tribunale di Benevento, in gioventù aveva [...] relativa alle opere edilizie necessarie per il risanamento della città, che, almeno in parte, furono eseguite.
Secondo alto livello vanno individuate le ragioni non solo dell'ampia e diffusa devozione per G. di malati e fedeli, ma anche del ...
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BAGLIVI, Giorgio
Mario Crespi
Nacque l'8 sett. 1668 a Ragusa (od. Dubrovnik), in Dalmazia, da Vlaho (Biagio) di Giorgio Armeno e da Anna di ser Iacopo de Lupis: Armenius, quindi, fu in realtà il suo [...] influenza sulla formazione scientifica del B.), a Padova, in alcune città dell'Olanda e dell'Inghilterra. Il 26 apr. 1692 giunse a con l'irritabilità, che, in forma locale, generale o diffusa, sarebbe a sua volta provocata oltre che dagli stimoli ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] e del Veneto; la sua fama di latinista, ben presto diffusa in tutta Italia, gli procurò un ampio giro "di relazioni in ambedue i casi le sue aspirazioni andarono deluse; nella sua città, in particolare, gli fu preferito C. Sibiliato. In quegli stessi ...
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CONCETTI, Luigi
Arnaldo Cantani
Nacque a Viterbo il 6 marzo del 1854da Raffaele e da Teresa Castori in una famiglia di modesta posizione. Studiò lettere nel seminario della sua città, iscrivendosi poi [...] muscolari isolò la forma da lui chiamata amiotrofia idiopatica diffusa; studiò la eziologia della sindrome di Little; attribuì e dei mezzi per combatterla, riuscendo a farne diminuire il tasso nella città di Roma, ove nel 1902, insieme con A. Celli, R ...
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BATTAGGIO (Badaggi, Batagio, Battacchio, Battagi), Giovanni (Gian Giacomo), detto anche Giovanni da Lodi
Gian Piero Borlini
Figlio di Domenico, nacque a Lodi si ignora in quale anno, comunque non dopo [...] il limite della data proposta. Nel 1479 è ingegnere della città di Milano, nel 1480 ingegnere ducale. Né questo era un nella sagrestia di S. Satiro, nonostante la tradizione molto diffusa negli scrittori. L'affinità del Battistero con l'Incoronata e ...
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CANTELLI, Giacomo
CC. Palagiano-*
Nacque a Montorsello presso Vignola nel 1643 (fu battezzato il 22 febbraio) da Francesco e da Domenica Scorzoni.
Dall'atto di battesimo del C., ove risulta ancora il [...] del Peloponneso.
La fama del C. si era talmente diffusa che veniva chiamato contemporaneamente dal pontefice Innocenzo XI e da Magini e la cartografia dell'Italia nei secoli XVI-XVII, Napoli-Città di Castello-Firenze 1922, pp. 132 s.; O. Baldacci, ...
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ALECCE, Pasquale
Nicola De Ianni
Nacque a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) il 21 apr. 1887 da Antonio e Francesca Squillaci. Conseguita giovanissimo la laurea in farmacia presso l'università di [...] e svizzere tuttavia immediatamente dopo il conflitto una non diffusa ma comunque tenace ed intelligente iniziativa privata aveva totale di oltre 13.000 mq. che fu definito la città farmaceutica di Alecce. Molto bene attrezzato, sia per la produzione ...
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BASSO, Giuseppe
Mario Gliozzi
Nacque il 9 nov. 1842 a Chivasso (Torino), da famiglia d'artigiani. Compiuti gli studi secondari a Chivasso e a Torino, nel 1857, vinto un posto al collegio Carlo Alberto [...] 'insegnamento di fisica nell'accademia militare della stessa città, ottenendone nel 1881 la titolarità, che conservò scrisse monografie di carattere divulgativo sulla polarizzazione della luce diffusa dal cielo e sulle unità di misura delle grandezze ...
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BUONDELMONTI, Buondelmonte
Adriana Berti
Cavaliere fiorentino, figlio di Tegghiaio di Buondelmonte. La prima notizia su di lui risale al marzo 1213, quando col fratello Gherardo e la moglie Ghisola [...] Vecchio. Sempre secondo i cronisti, in seguito a ciò, la città si divise in due parti, che si armarono e combatterono fra
Questa spiegazione dell'origine dei due partiti è largamente diffusa nella tradizione fiorentina. Dante ne parla due volte nel ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...