GHERARDINI, Andrea
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze dopo il 1495 (dichiarava di avere meno di diciotto anni il 28 genn. 1513) da Lorenzo di Bardo, notaio, e da Alessandra di Francesco Benincasa.
La famiglia [...] soppressa al ritorno dei Medici a Firenze nel 1512. Quando si diffuse la notizia del trattato di Barcellona tra papa Clemente VII e l 12 ag. 1530 fu impegnato nella difesa delle mura della città. Con provvedimento tardivo, il 6 ag. 1530, quando ormai ...
Leggi Tutto
LANDOLFO
Valeria Beolchini
Principe di Capua e Benevento, secondo di questo nome, regnò insieme col padre Landolfo (I) e con il fratello Atenolfo (III) a partire dal 939. Risale a una data sicuramente [...] governo di L. l'abbandono da parte dei monaci cassinesi della città di Capua e il loro rientro nell'antica sede di Montecassino. Si palesava in questo modo l'ormai diffusa esigenza di riforma monastica e di allontanamento dalle ingerenze del potere ...
Leggi Tutto
DEL TOVAGLIA, Bernardo
Sandra Pieri
Nacque a Firenze il 15 luglio 1477 da Francesco e da Margherita Davanzati.
La famiglia, di origine mercantile, fu sostenitrice dei Medici nell'ultimo periodo repubblicano. [...] ad altri quattro cittadini, fu dovuta al dilagare della peste diffusa dai lanzichenecchi, acquartierati in San Donato in Polverosa che, prima che colpiva i beni in transito dalle porte della città. Nel febbraio era stato inoltre nominato ufficiale dei ...
Leggi Tutto
DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] costume oltre che d'evasione, il café-chantant fuin varie città italiane come Torino, Milano, Napoli, ma soprattutto a , lanciò sulle scene della penisola la rumba, da tempo diffusa nella penisola iberica; fece poi parte della compagnia di prosa ...
Leggi Tutto
LAVAGNA, Giovan Giacomo
Girolamo de Miranda
Nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del XVII secolo. La famiglia era forse legata a un ramo dei Ravaschieri che, originari di Genova, erano giunti [...] nell'atmosfera culturale impostasi all'epoca in città, grazie alle tornate dell'Accademia degli Investiganti . Giacomo Lavagna.
Anche in questo caso l'opera era stata diffusa manoscritta: nell'avviso ai lettori della seconda edizione (Venezia 1681), ...
Leggi Tutto
LAMPARELLI, Carlo
Barbara Savina
Sono scarsi i dati biografici sul L., di cui s'ignora anche la data di nascita, collocabile intorno alla metà del XVII secolo. Era originario di Spello, dove ricoprì [...] . Circa la formazione del L., è diffusa la tradizione secondo la quale sarebbe avvenuta . stor. dell'arte, s. 2, II (1896), p. 375; M. Faloci Pulignani, Foligno città della Madonna, Foligno 1929, p. 51; A. Messini - G.C. Cecchini, Foligno, Milano s ...
Leggi Tutto
CAGNOLI, Barnaba (Barnaba da Vercelli)
Anna Morisi
Nato a Vercelli, forse intorno al 1262 (D. A. Mortier, III, p. 72 n. 2), entrò nell'Ordine domenicano in età matura, già con il titolo di "doctor iuris [...] riunirono a Colonia, ma dovettero ben presto lasciare la città per l'opposizione, pare, del clero secolare fedele a come risulta dalla lettera che il priore del convento parigino diffuse per annunziare la morte del generale (lo spostamento della ...
Leggi Tutto
FIFANTI, Oderigo (Odarrigo, Oddo)
Massimo Tarassi
Figlio di Arrigo, nacque a Firenze probabilmente verso la fine del XII secolo, da un ceppo familiare di origine signorile che proprio in quel tempo si [...] mostrano già negli antefatti due gruppi contrapposti di famiglie eminenti, sia perché in quella società era diffusa la pratica della vendetta. Divisasi la città in "parte del Guelfo" e "parte del Ghibellino", e in quest'ultima ricoprendo il F. con ...
Leggi Tutto
GARGIULO, Antonino (in religione Bonaventura)
Francesca Brancaleoni
Nato il 26 marzo 1843 a Sant'Agnello, presso Sorrento, da Vincenzo e Candida Scarpati, nel 1859 fu ammesso come novizio tra i cappuccini [...] e la fondazione (1873) dell'Eco di s. Francesco, diffusa rivista bimestrale che il G. diresse per trentadue anni e della Sant'Agnello 1903); Il proto-convento ed i conventi cappuccini della città di Napoli (Napoli 1889); I cappuccini di Nola e Nola ...
Leggi Tutto
DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] inequivocabilmente dalla specifica formula iconografica diffusa dalla bottega di Raffaello. Modena, in Ann. stor. mod., I (1851), pp. 86 s.; A. Pezzana, Storia della città di Parma, Parma 1852, IV, pp. XXV s.; G. Campori, Artisti ital. e stranieri ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...