LAVAGNA, Giovan Giacomo
Girolamo de Miranda
Nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del XVII secolo. La famiglia era forse legata a un ramo dei Ravaschieri che, originari di Genova, erano giunti [...] nell'atmosfera culturale impostasi all'epoca in città, grazie alle tornate dell'Accademia degli Investiganti . Giacomo Lavagna.
Anche in questo caso l'opera era stata diffusa manoscritta: nell'avviso ai lettori della seconda edizione (Venezia 1681), ...
Leggi Tutto
DELLA BARBA, Zanobi
Paolo Veneziani
Nulla o quasi sappiamo di questo cantimbanco attivo a Firenze nel secondo decennio del Cinquecento, la cui sottoscrizione di editore, intesa l'espressione nel senso [...] così labile traccia della grande popolarità che ebbero ai loro tempi in città e paesi d'Italia.
In definitiva la figura del D., e rifacimento di testi preesistenti, secondo una pratica diffusa nell'ambito dei componimenti popolari.
Il D. ...
Leggi Tutto
CARIOLA (Carriola, Carrettola), Giovanni della
Giuseppe Gangemi
Se ne ignorano il cognome ("della Carriola" è un evidente soprannome relativo al veicolo col quale o sul quale, se storpio, si spostava), [...] , e motivandone anzi la peregrinazione nei secoli di città in città (che non poco incide appunto sull'assetto testuale), ha determinato numerose alterazioni nelle più diffuse edizioni ottocentesche. Malagevole, di conseguenza, un esame stilistico ...
Leggi Tutto
BRITI, Paolo (il Cieco da Venezia)
Cesare De Michelis
Fu uno dei più fecondi e fortunati poeti popolari veneziani del sec. XVII, ma di lui sappiamo ben poco, come accade sovente per figure del genere [...] "Cieco da Venezia", che, secondo un gusto molto diffuso in quegli anni, recuperava a livello popolare l'aspetto s.d.) e il Testamento de P. B. fatto da lui quandola città persuadeva che fusso morto per accidente occorsogli (Venezia, Remondini, s.d.); ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Francesco
Paolo Orvieto
Figlio di Matteo di Michele e di Giovanna di Giovanni Peruzzi, nacque nel 1417. Alla morte del padre (27 sett. 1429), ereditò anche il nome di Matteo, che aggiunse [...] cavaliere, che gli fu conferita durante i solenni funerali che la città di Firenze tributò a Matteo. Il C. aveva allora soltanto del XV sec., forse uomo di chiesa, godé di una diffusa fama per la sua vasta produzione letteraria tutta di argomento ...
Leggi Tutto
GHEDINI, Fernando Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna il 19 ag. 1684 da Pietro Alberto e da Caterina Mingarelli.
Medico, naturalista, filosofo e letterato, attese dapprima agli studi di grammatica [...] e Petrarca in primo luogo). Non è attendibile però la diffusa credenza che fu proprio lui a trascinare il Manfredi nella - l'Ode sull'entusiasmo di Pindaro e un sonetto dedicato alla città di Roma, in cui vengono pianti i mali d'Italia.
Composto ...
Leggi Tutto
COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] e i genitori, si recò per i suoi studi nella città di Bisanzio, e, avendo ricevuto la falsa notizia sui genitori al poeta, riporta il componimento nell'ambito della improvvisazione, diffusa nella scuola di Gaza. Come nell'ode precedente la metrica ...
Leggi Tutto
ELIA, Enrico
Bruno Maier
Nacque a Trieste il 26 maggio 1891 da Alberto e da Ersilia Fano, entrambi d'origine ebraica. Il padre si suicidò quando l'E. era ancora bambino; la madre negli ultimi anni del [...] battezzati. Dopo aver compiuto gli studi nel liceo tedesco della sua città, l'E. cominciò nel 1910 a frequentare l'università di Vienna " e al "romanzo", considerati, secondo un'opinione allora diffusa, l'unica forma possibile di "epica" moderna; alla ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] 'Accademia degli Avvalorati. Successivamente, nel 1636, fu governatore di Città della Pieve (cfr. Legati e governatori dello Stato pontificio,
Il testo s'inserisce nel contesto della diffusa pubblicistica e riflessione politica che contraddistinse in ...
Leggi Tutto
AVVENTURA, Ignazio
Claudio Mutini
Poche e frammentarie notizie si hanno sulla vita e l'attività letteraria dell'A., il cui nome (ristabilito nella sua esatta grafia da V. Armando) fu a lungo creduto [...] A. nell'ambito di un'attività letteraria particolarmente diffusa in Piemonte in tutto il Settecento.
Il si diffusero clandestinamente come un'eco di protesta al costume di città in nome del buon senso contadino, trovarono ammiratori e ignoti cultori ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...