DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] quotidiana dei lettori (come la scuola la famiglia, la città, il lavoro) e trovavano perciò immediata e facile eco esemplarmente sintetico e rappresentativo di un clima e di una cultura diffusa, come può esserlo la cultura che, nelle sue forme ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] corsi di grammatica si aprono corsi di retorica in ogni città importante. Lo studio si concentra sull’esame dei testi posto speciale, anche se l’autore non usa il termine – poi diffusosi – di tropi, per la loro singolare proprietà di «allontanare dal ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] nota delle sue opere.
Si trattava di una diffusa apologia che il C. faceva della propria opera congiura dei Baccher, Trani 1888, p. 58; G. Beltrani, Il Magistrato di Città a Napoli e la difesa del principino di Canosa per i fatti del '99, ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] etrusche, si mescolavano ai primi e subito splendidi ritratti di città. L'evocazione mitica, dentro figure candide di bellezza, esaltava la sua realtà umana così diversa dagli schemi di una diffusa leggenda che parla di un C. notturno, collerico, ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] presentò ad A. Zeno. Ottenuto uno dei sussidi che la città di Capodistria metteva a disposizione dei propri giovani desiderosi di continuare gli era impoverita di metalli preziosi, per cui vi si era diffusa la moneta "bassa", o erosa. Le sue pagine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] quei tempi, furono completate a Napoli nel 1444 e diffuse quando l’autore non aveva dato ancora l’ultima ”: la lettera di Lapo da Castiglionchio a Biondo Flavio, in La memoria e la città, a cura di F. Pezzarossa, C. Bastia, M. Bolognani, Bologna 1995, ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] , ma andò male e per di più si divulgò per la città un sonetto satirico, attribuito al Goldoni, sulla suddetta commedia. Al che anche la saggistica di argomento filosofico fosse allora alquanto diffusa e non meraviglia che pure il C., così fecondo ed ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] : del resto è solo a partire dal 1310, quando in città si celebra l'arrivo di re Roberto, che il poeta comincia 1902, pp. 3 ss.), seguendo in questo una prassi assai diffusa in periodo preumanistico. Nel Rinascimento si redassero varie copie del poema ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] 38. La didascalia diceva "Estate, le folle lasciano la grande città": era l’America di Murnau» (Il cinema che ho amato, per la propria salute, che sentiva minacciata dalla tubercolosi assai diffusa. Ne fu colpito un cugino, Nanni, che accompagnò per ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] le sensualità e sporcizie del mondo; la Germania, l'Inghilterra ed ormai anche alcune città italiane ne sono infettate; la dottrina falsa e dannata può essere diffusa anche dai pulpiti - non si dimentichi che Bernardino Ochino predicò in Faenza più ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...