Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] il re era titolare di un vasto patrimonio fondiario, diffuso in tutte le regioni meridionali, che costituiva il demanio dei comuni dell'Italia centrosettentrionale e stabilì che in ogni città operassero soltanto magistrati di nomina regia (I, 50), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pasquale Villari
Luigi Mascilli Migliorini
Il rinnovamento storiografico operato da Pasquale Villari nel nome del ‘metodo positivo’ nelle scienze sociali deve ritenersi lo sforzo di maggiore profondità [...] legame tra il ritardo nell’affermazione di una diffusa scolarizzazione e il malessere sociale del Paese e degli anni Sessanta poi rifusi nella terza opera dedicata alla storia della città, I primi due secoli della storia di Firenze, apparso in prima ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] pace della scelta di vita monastica.
Una tradizione storiografica diffusa, ma priva di riscontri, vuole che G. provenisse il duca Ruggero I gradualmente rinunciò ai suoi diritti su terre e città di Calabria e Sicilia. È a questo punto che secondo G. ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] Il 25 febbraio 1849 fu mandato ad Ancona per la difesa della città e quindi al passo del Furlo per impedire il congiungimento degli austriaci, cattoliche, laiche e religiose, nonché con la diffusa stampa clericale. Pur promuovendo un programma di ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] alla fondazione di cellule attive in particolare nelle grandi città e all'adesione di esponenti di primo piano del in quel periodo contro la pratica dell'usura, assai diffusa nelle campagne pugliesi, proponendo, per eliminarla, la fondazione di ...
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precolombiane, civilta
precolombiane, civiltà
Definizione invalsa da tempo per indicare l’insieme delle culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e [...] ; toltechi e aztechi
A partire dal 10° sec., numerose città maya vennero conquistate dai toltechi, il cui regno di Tula, vittime per anno), sappiamo oggi che tale pratica era diffusa presso la maggior parte delle civiltà precolombiane. È invece ...
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BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] che maturava in molti ambienti nei suoi confronti. La diffusa diceria che egli fosse massone era stata accolta dallo di poter trascorrere qualche giorno a Bologna, e nella sua città arrivò nel momento culminante dell'euforia per l'elezione di Pio ...
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GLORIA, Andrea
Laura Cerasi
Nacque a Padova il 22 luglio 1821 da Osvaldo, orefice, e da Luisa Tebaldi. Di antica ma non cospicua famiglia, frequentò il ginnasio vescovile e compì nel 1844 gli studi [...] ne evidenziarono in più parti la concorde e diffusa spontaneità dell'entusiasmo antiaustriaco e rivoluzionario, ma ne rivoluzione, con l'illustrazione della Bolla d'oro nella dedizione della città di Padova alla Repubblica veneta (ibid. 1848), e il ...
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esercito
Roberto Bartoloni
Giancarlo Sivelli
In difesa della patria e delle libere istituzioni
In Italia la parola esercito viene spesso usata per indicare genericamente il complesso delle Forze armate, [...] repubblica, l'esercito di Roma ‒ come per le democratiche città-stato greche ‒ ebbe un carattere non permanente e venne costituito d'America nella Seconda guerra mondiale e attualmente è diffusa nelle dottrine di molti paesi. L'impiego dell'alta ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Andrea - che morì dieci giorni dopo la sua nascita - e d'Elisabetta di Vito Morosini, nacque a Venezia il luglio 1580.
Ricco, di prestigiosa nobiltà [...] Un eccesso di regolamentazione questo, che induce alla diffusa pratica della falsificazione dei mandati ovel'autorità fissava l . Lo impegna il recupero dei "grossi debiti" della città e del territorio elusi col pretesto della "imperfettione dell' ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...