COCCONATO, Guido (Guidetto, Vieto, Guidone, Ghione) di
Aldo A. Settia
Fu figlio di Alemanno, e quindi nipote ex fratre di Uberto, cardinale di S. Eustachio, e di Bonifacio che fu vescovo eletto di Asti. [...] qualità di domini loci, secondo l'usanza locale, diffusa anche nel vicino Astigiano e presso altre famiglie della di Cocconato, Torino 1965, pp. 15-18, 130 s.; I. Affò, Storia d. città di Parma, IV, Parma 1795, p. 172; P. I. Datta, Storia dei ...
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BARBOLANI, Gianfrancesco, detto Otto (o più comunemente il "signor Otto" o Signorotto)
Roberto Cantagalli
Figlio primogenito di Antonio dei conti di Montauto e di Simona della Doccia di Marco, patrizio [...] a Itri sulla via di Napoli, mentre i fuorusciti fiorentini confluivano in quella città per presentare a Carlo V le loro lagnanze contro il duca Alessandro.
Una diffusa tradizione volle che Ippolito fosse stato fatto avvelenare dal duca tramite il ...
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ENRICO VI, RE DI SICILIA E IMPERATORE
PPeter Csendes
Secondogenito dell'imperatore Federico Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, nacque nel 1165, forse il 20 ottobre, a Nimega. Poiché il fratello maggiore [...] di Lecce, un cugino di Costanza. Nel frattempo si era diffusa la notizia della morte dell'imperatore Federico I in Asia Minore territori alla Curia e si giunse a un accordo con la città di Roma sacrificando Tuscolo, fedele all'imperatore, che fu rasa ...
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PICO, Galeotto I
Bruno Andreolli
PICO, Galeotto I. – Figlio primogenito di Giovan Francesco I, signore della Mirandola e conte della Concordia, e di Giulia Boiardo dei signori di Scandiano, nacque il [...] necessari all’allevamento ovino e alla produzione di lana (diffusa in parecchi mercati dell’Italia settentrionale, spingendosi fino a l’erezione del Palazzo della Ragione e l’edificazione in città della chiesa di S. Maria Maggiore con il titolo di ...
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BECCADELLI DI BOLOGNA, Girolamo
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia palermitana di origine bolognese, il B. nacque verso la fine del sec. XV da Fabio e da Laura Bologni. Abbracciò la [...] in Sicilia.
Documento di una coscienza riformatrice, non troppo diffusa tra il clero siciliano, una sua lettera del 9febbr. degli atti a stampa. 1534-1878, a cura di Silvino da Nadro, Città del Vaticano 1960, p. 3; G. Alberigo, I vescovi italiani al ...
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DI CAPUA, Matteo
Gianfranco Formichetti
Non abbiamo notizie precise sulla data di nascita del D.: lo Spampanato ci informa che nel 1595 aveva ventisette anni. Si può dunque supporre che egli sia nato [...] sfera. La lettura della sfera era molto praticata e diffusa negli ambienti aristocratici e religiosi e lo Stigliola era ; C. Celano, Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per li signuri forestieri, IV, Napoli 1792, p. 25 ...
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DORIA, Camillo Tobia
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 27 giugno 1677 da Francesco Maria fu Brancaleone e da Aurelia Gavotti fu Camillo e venne battezzato nella chiesa di S. Matteo. Fu [...] della precedente esperienza, ma dalla convinzione ormai diffusa nella classe di governo genovese che non esistesse '40, con 6.000 fiorini depositati al Banco della camera della città di Vienna e altri 3.333 fiorini in alcune banche milanesi, il ...
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ERIZZO, Gasparo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia l'8 sett. 1529, primo di quattro figli maschi di Giovanni di Benedetto e di Andriana Marcello di Bernardo di Andrea. La famiglia aveva ormai fissato [...] paese travagliato da "continua carestia" e segnato da una diffusa miseria, ma non privo di potenziali risorse: ad costante di "introdur utile et honor in casa nostra"; morì in quella città, nel monastero di S. Pietro Martire, ove fu sepolto, il 7 ...
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FANO, Enrico
Nunzio Dell'Erba
Nato a Milano il 3 genn. 1834 da Innocente e da Emilia Meroni, compì gli studi liceali in questa città, laureandosi in giurisprudenza a Pavia. Durante gli anni universitari [...] , ma anche l'ignoranza che impediva ogni iniziativa idonea a sviluppare l'occupazione. Una delle ragioni della mendicità diffusa, del brigantaggio e di altre piaghe sociali era individuata nell'inettitudine all'assistenza sociale dell'enorme apparato ...
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COLETI (Coletti), Giovanni Domenico
Paolo Preto
Nato a Venezia il 5 ott. 1727 da Sebastiano e Marina Corradini Dall'Aglio, entrò giovanissimo nel collegio dei gesuiti di Ravenna dove ebbe, tra gli altri, [...] di quasi tre secoli dalla scoperta, non era ancora molto diffusa tra il grande pubblico. Il Dizionario del C. si ispira soggiorno in Sudamerica il C. scrisse una Relazione inedita della città di Quito nel Perù, pubblicata postuma a Bassano nel 1849, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...