La domesticazione delle piante e l'agricoltura: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Laura Saladino
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Sauro Gelichi
La società medievale poggiava [...] per quanto indici di una pratica sempre più diffusa nei cantieri archeologici, è prematuro ricondurre a sintesi Prima e dopo il Castello. Testimonianze archeologiche per la storia della città, Ferrara 1992, pp. 118-37.
I sistemi di irrigazione
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] ceramica antropomorfica o zoomorfica usata per libagioni, ampiamente diffusa nelle necropoli della Messarà. Alla fine del sono lontani dagli insediamenti, ma statuette provengono anche dalla città bassa di Tirinto, da Epidauro, da Haghia Irini, ...
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Le biblioteche
Paolo Traniello
Ridurre a una esposizione sintetica di tipo lineare la storia plurimillenaria di un’istituzione comunemente denominata biblioteca appare compito tanto arduo da sconsigliare [...] controllo sulla stampa, ormai pienamente affermatasi e largamente diffusa, in un duplice senso: quello censorio, bibliofilo Antonio Magliabechi che, morendo nel 1714, lasciò alla città di Firenze «a beneficio specialmente dei più poveri» la propria ...
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Profetismo
Gian Luca Potestà
L'allestimento di testi profetici rappresentò un motivo fondamentale di propaganda nel conflitto che oppose Federico II al papato. Nel culto imperiale promosso dall'imperatore [...] 1239, in cui egli giunse a paragonare Iesi, sua città natale, a Betlemme.
La propaganda profetica fu massicciamente nome di Merlino, il leggendario veggente la cui fama si era diffusa dagli anni Trenta del sec. XII a partire dall'Inghilterra. A ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo bizantino
Andrea Paribeni
Varietà e variabilità delle situazioni climatiche e geomorfologiche furono senz'altro tra i fattori che maggiormente [...] dei centri abitati o addirittura all'interno delle città (fonti agiografiche e una novella di Giustiniano ne in qualche caso, anche un surplus economico. La vite, la coltura più diffusa a tutti i livelli e in tutti i climi (se ne è trovata ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo islamico
Maria Domenica Ferrari
L'allevamento forniva oltre ai generi alimentari, tra cui carne, grasso, latticini, materie prime industriali [...] la residenza del califfo e nelle vicinanze delle città. Più tardi ogni dinastia locale adottò una propria dall'Asia Centrale fino alla Cina. L'allevamento degli ovini era molto diffuso e ben si adattava ai vasti territori stepposi; le pecore, oltre ...
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banditismo
Attività criminosa che si è manifestata in quasi tutti i Paesi a partire dall’antichità. Oggi il bandito è chi commette gravi reati, quali assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro [...] soprattutto in alcuni periodi, reati di opinione. Nelle città comunali italiane del Medioevo, spesso turbate da violenti un incremento del b., in partic. nel Meridione, dove omertà diffusa e indifferenza alla legge ne hanno favorito il radicamento. Al ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...