«sed tamen et lacrimae pondera vocis habent»«ma, nondimeno, anche le lacrime hanno il peso della parola»- Ovidio, Heroides, III, Briseide ad Achille, trad. di Nicola GardiniLacrime dorate sono quelle [...] , infatti, la dea è costretta a separarsi dal suo sposo, il dio Odur, che viaggia per adempiere i suoi doveri divini. Il pianto è opportunità si presenta loro quando, fingendo di uscire dalla città per svago, i tre fratelli portano Lorenzo con sé ...
Leggi Tutto
Pubblicata nel marzo del 1850 e fin d’allora un successo editoriale sorprendente, The Scarlet Letter è l’opera che ha consacrato Nathaniel Hawthorne, al fianco dell’amico Herman Melville, al ruolo di più [...] una bambina, Pearl, nonostante l’assenza del marito, partito dalla città sei anni prima e ormai dato per morto da tutti all’ «un’unica linea di discendenza che parte direttamente da Dio», messa in discussione dalla presenza di una bambina illegittima ...
Leggi Tutto
Capita spesso a ogni essere umano di contraddirsi, fare errori, giustificarsi, dare la colpa a qualcun altro, cercare la propria identità nelle proprie azioni, descriversi diversamente a seconda del proprio [...] a termine il compito avrebbe scatenato l’ira del dio e attirato ulteriori sciagure.
Il conflitto identitario, tuttavia δίκαιον (dìkaion), la condotta conforme alle leggi della città: due criteri distinti, entrambi fondamentali nell’etica greca. ...
Leggi Tutto
Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] abbiamo fatto e cosa abbiamo imparato.
Questi studi sono iniziati nella città di Copenaghen, ad un secolo di distanza dalla nascita del che è definita la «malattia mortale» affidandosi totalmente a Dio.
I tre stadi dell’esistenza sono tra loro ...
Leggi Tutto
Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] in quelle liberali, tanto da essere mitizzato dalla città di Pisa, che fu evidentemente ammirata dalla sua perizia artista, apprezzato per la sua bravura e perché – come Dio – è creatore; apprezzato soprattutto perché materializza le aspirazioni e ...
Leggi Tutto
Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] e gli studiosi.
Torniamo quindi presso le nostre città rinascimentali, in particolare quelle venete; lì girovagava, gradi ontologicamente più alti della realtà, fino alla mente di Dio. L’uomo che si libera della prigione corporea, trasfigurandosi ...
Leggi Tutto
citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
Città della Celesiria, sulla strada da Damasco a Pella, secondo quanto dice Tolomeo (V, 15, 23), a SE. di quest'ultima città. È forse da identificare con l'attuale villaggio di ‛Edīm a SE. di Irbil. La città fu probabilmente una fondazione d'Alessandro...
Citta di Dio, La
Città di Dio
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra «città terrena», segnata dal peccato, e...