(I demoni) Romanzo dello scrittore russo F. Dostoevskij (1821-1881), pubblicato a puntate nel Russkji Vestnik del 1871-72.
Il motivo centrale del racconto è l'attività di un gruppo di terroristi di una [...] città di provincia, il cui capo, per legare i congiurati, organizza un assassinio. Dal piano contingente politico-sociale il racconto si sposta via via verso l'approfondimento del principale problema religioso, l'esistenza di Dio. ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] in Verde acqua (1987) ha raccontato l'esodo dalla sua città, in seguito all'annessione alla Iugoslavia. Dopo, nella "favola" spigliato libro che reca il titolo alquanto provocatorio di Quando Dio ballava il tango (2002): un libro tutto al femminile ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] che svelerà le 'cose segrete' che ha appreso dall'uomo-Dio "che chiamano il Lontano": i suoi viaggi sono raccontati epicamente in la straordinaria qualità della letteratura: "rivela la forma delle città che ancora non hanno una forma né un nome". E ...
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VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] , sopra tutti, che, nelle parole estreme del condottiero a Dio, canta l'infelicità e la solitudine degli eletti e che nella quale il poeta, invitando l'amata a seguirlo lontano dalla città sulla mobile casa del pastore, a lei si volge come all' ...
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VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] Vrye Nederlanden, 1613 ecc.).
E in mezzo all'animazione della città fiorente di commerci si svolse anche la sua vita, da quando fede religiosa e il suo mistico amore per la madre di Dio, e la consapevolezza della nullità delle cose terrene con la sua ...
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WERGELAND, Henrik Arnold
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Kristiansand il 17 giugno 1808, morto a Cristiania il 12 giugno 1845. Poeta spontaneo, irruento, immaginoso, e, al medesimo tempo, uomo [...] nel 1831, andato per un mese a Parigi, per vedere "la città della Rivoluzione di luglio" (v. la lirica: Det befriede Europa, tale ideale l'equivalente nordico della triade mazziniana di "Dio, popolo ed umanità", che esprime così tipicamente gl'ideali ...
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WACKENRODER, Wilhelm Heinrich
Bonaventura Tecchi
Scrittore, nato a Berlino il 13 luglio 1773, ivi morto il 20 gennaio 1798. Figlio di persone agiate (il padre era un alto magistrato prussiano, la madre [...] a Dresda, Lipsia, Norimberga, Bamberga, Amburgo, nelle quali città, come già nella sua nativa, ebbe occasione di visite frequenti la fantasia romantica dicevano semplice, costumato, timoroso di Dio, trovò l'humus più adatto nel temperamento stesso ...
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ZANELLA, Giacomo
Aurelia Bobbia
Poeta e critico letterario, nato a Chiampo (Vicenza) il 9 settembre 1820, morto il 17 maggio 1888 in una sua villa a Monticello Conte Otto, presso Vicenza. Nel seminario [...] nuovi mezzi di espansione ed elevazione dell'uomo a Dio, e il timore ch'essi non divenissero invece causa 1880); Paralleli letterari (Verona 1885); Della letter. italiana nell'ultimo secolo (Città di Castello 1886).
Bibl.: Cfr. la bibl. di S. Rumor, ...
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Murray, Les
Luigi M. Cesaretti Salvi
Murray, Les (propr. Leslie Allan)
Poeta australiano, nato a Nabiac (Nuovo Galles del Sud) il 17 ottobre 1938. Appartenente a una famiglia di origini scozzesi e di [...] 2 voll., 2004). Particolare rilevanza ha il motivo del dissidio tra città e campagna (tra Sydney e il bush), che M. emblematicamente confessa dedicando i suoi libri "alla maggior gloria di Dio". M. ha pubblicato anche diverse raccolte parziali dei ...
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VERTUMNO (Vortumnus, Vertumnus)
Luisa BANTI
Goffredo BENDINELLI
La divinità principale degli Etruschi, venerata specialmente a Volsinii. Il suo culto fu introdotto ufficialmente a Roma nel 264 a. C., [...] quando quella città fu distrutta dai Romani: ebbe allora un tempio sull'Aventino la cui dedicazione era festeggiata il 13 agosto Roma all'epoca della dominazione etrusca. Una statua del dio situata nel Vico Tusco era incoronata dai piccoli bottegai ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...