Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] non meno d'una figura della Storia, o della cronaca della sua città.
Né quindi si può dire che tutti i suoi princìpi si . A quel modo che il Dio degli ascetici assorbiva in sé l'individuo, e in nome di Dio gl'inquisitori bruciavano gli eretici, ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] santuari ellenici. La creazione di questa divinità composita si dovrà certo alle città elleniche al margine dell'Egitto: ed è indubbio che la consacrazione ufficiale e la scelta a dio supremo di Z. Àmmon si deve a Cirene. Forse il documento figurato ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] , as), veneziano (nel verso citato da Dante per le plaghe di Dio tu no verras), bellunese (has, vuos). Il ms. Saibante attesta la circolazione dei mercanti. I podestà si muovono tra le città del Centro e del Nord con il loro seguito di giudici ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] tre creazioni. Iudit è sì l'eroina che si sente destinata da Dio a un'atroce impresa per liberare il suo popolo, ma è anche salva anche in Oloferne, che non è solo il gigante conquistatore di città e di regni, ma l'uomo capace di elevare la «voglia» ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] affectionum curatio. Eusebio, con p.e. e d.e., ha rappresentato l’esempio di una summa apologetica da cui la Città di Dio agostiniana non è molto lontana nel suo spirito. Analogamente d.e. ha influenzato un certo numero di opere contro il giudaismo ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] tre sonetti in milanese togliendo l'argomento dal «blasone popolare» di questa città (Lett. XXXIV, pp. 138-9; Son. XCIV); e anche a Ficino il Pulci se la prese in altri sonetti: Se Dio ti guardi, Marsilio Ficino (XCVI); Marsilio, questa tua filosofia ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] bibliotecario seduto, non può essere che l’opera di un dio»; b) «La Biblioteca è illimitata e periodica. Se un più sicuro d’una grande biblioteca? Certamente ve n’è una nella città da cui eri partito e cui hai fatto ritorno dopo il tuo giro ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] certo non dopo il 1469.
Intorno a quegli anni, la città che si apriva allo sguardo del giovanissimo e intelligente provinciale, era 'elogio dell'agricoltore, rappresentato come un sereno semi-dio campestre, attivo signore della terra che coltiva (vv ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] unisce due temi importanti, il potere derivato da Dio e la croce:
Ma Dio stesso ti dona coraggio, come fece per Costantino il e i più nobili dei greci, ne fa la stirpe di questa città, la più nobile, stimata e illustre di tutto il genere umano. ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] in cui vibrano la lingua e l'accento religioso del Dio-Passione, del Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola. l'ultima dei Malavoglia, la Lia, la vittima colpevole, che la città ha perduto senza che se ne sappia più nulla.
- Qui pure ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...