CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] con lui particolarmente ospitali i Guadagni. Dall'altro la città è lacerata da contrasti religiosi, non remissivi vi sono mattina et ragionamenti di stato, di matrimonii et d'imbassatori. Che' Dio m'aiuti, ma io mi ritirerò a dispetto di Satana, che ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] dal seminario di Portogruaro, tentò l'avventura a Venezia, la città capitale, la Dominante dello Stato veneto. Quivi, mentre per messo in testa idee per una nuova meta: Londra.
Un suo dio, un suo "genio", come il D. annota nelle Memorie, lomuovevano ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] provvisorio che dirigeva la lotta di resistenza della città contro gli Austriaci, manifestando entrambi, in questa occasione , sulla natura insomma, proiezione, come gli uomini, dì Dio. Perché il F., nato e cresciuto in una famiglia sentitamente ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] Fahy, 1964, pp. 65-71); fu invece probabilmente a Roma, città della quale ritorna il ricordo in più luoghi della sua opera e lo sostenga nel proposito di volgersi tutto all'amor di Dio. In questi versi, che esprimono sentimenti di pietà religiosa e ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] lei pensieri sopra l'Anticristo sono assai conformi a' miei...") già dai tempi apostolici, forza diabolica in lotta con la città di Dio (il molinismo è paragonato con l'eresia ariana e con altre deviazioni ereticali: Passerin, La riforma..., p. 229 ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] i veleni",riverendo "i prencipi come imagini di Dio in terra" - e il "regnante" del titolo , VIII, Napoli s.d. (ma 1928), pp. 8788, 311-321; C. Gioda, Una città del Piemonte, in Nuova Antologia, 1º dic. 1901, p. 473; Id. Uno statista del Seicento ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] propria cattiva salute, nonostante il suo desiderio di andare a Dio. Ella afferma di trovare in Pole un "ordine di 46, si ha testimonianza dal pittore Francisco de Hollanda, che fu nella città dal '39 al '48, su incarico di Carlo per relazionare sugli ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] per iniziarvi l'insegnamento privato: era in quella città quando Tessalonica passò in potere della Serenissima, come divinità di Manuele, nel quale sosteneva che Manuele (il prescelto da Dio) era il nome che avrebbe dovuto avere Maometto, il quale ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] dei figli di Raffaele Adorno, allora trattenuto come ostaggio nella città lombarda ma che sarebbe poi stato doge di Genova dal 1443 il Panormita quella della vita contemplativa, la quale vede in Dio il sommo bene e la fonte della felicità che è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] il sentimento patriottico del popolo romano, partecipe dei destini della città. Tale era stata la diversità vincente di Roma antica è, per Machiavelli, mysterium tremendum. Questo legame terribile fra Dio e l’uomo è, nello stesso tempo, anche il ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...