LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] quello di P. Vanzan, Il mondo, la Chiesa e il regno di Dio nella vita e opera di uno "starez" occidentale, in G. L.: politica per l'uomo, Fossano 1996; A. Silvestrini, G. L., un cristiano nella città dell'uomo, in AS, 1996, n. 7-8, pp. 601-610; P. ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] dicembre a Genova e reintitolato da un editore successivo Dio e il Popolo in ossequio all'empito mazziniano con territori insorti di inviare le loro truppe al Nord. Nella sua città era tornato sul finire di febbraio proprio per convincere i Genovesi ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] affidata ad un ristretto numero di persone giuste e fedeli a Dio. Il risultato di questo diretto intervento del papa nei destini organizzò un incontro tra teologi cristiani e rabbini nella città di Tortosa. Secondo i promotori, scopo dell'incontro ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] francesi e l'altra metà di Liegi; fortificò una città ai confini della Normandia, munendola con alcuni cannoni dell' egli era in Francia "il n'y avoit que la casa di Domine Dio de meilleure et où il pouvait vivre à sa guise" (Richelieu, Mémoires, ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] la tutela del diritto, nel popolo loro affidato da Dio. La funzione principale del monarca, il motivo della sua quelle dei comuni dell'Italia centrosettentrionale e stabilì che in ogni città operassero soltanto magistrati di nomina regia (I, 50), i ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] e qualche dato come la fondazione nel 1530 dei Monte dei pegni nella città. Inoltre c'è da segnalare la richiesta del 1532 di Carlo V della la perfetta sua conoscenza è il mezzo per amare Dio; l'ultimo contiene un testamento spirituale attribuito a ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] e degli anni immediatamente seguenti, penso che sono stati amati da Dio quelli che hanno chiuso gli occhi in tempo per non vedere : A.M. Jemolo Lombardo Radice, Viva la tartaruga, Roma-Città di Castello 1980; G. Meriana, Lettere da casa Jemolo. ...
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COPPI, Antonio
Angelo Russi
Nacque ad Andezeno (Torino) il 22 apr. 1783 da Vittorio e Maria Cocchis. I genitori, "di civile condizione e di limitate fortune" (Roncalli, Necrologia, p. 31, gli fecero [...] sulla Liguria, Roma 1815; Roma destinata dalla Provvidenza di Dio per la libertà dei Papi, Roma 1815; 2 ediz. ministero Mamiani. Più tardi, caduta la Repubblica Romana ed occupata la città dalle truppe del generale Oudinot 11 3 luglio 1849, fu deciso ...
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BIANCA di Navarra
Salvatore Tramontana
Sulla nascita e l'infanzia di B., figlia di Carlo III, re di Navarra, della casa di Evreux, e di Eleonora di Castiglia, non conosciamo nulla. La sua vita rimane [...] la notizia di una nuova gravidanza, e formulava voti perché Dio facesse dalla regina sua moglie "tal fruyt produhir que sia vero motivo dell'iniziativa, di parecchi feudatari e delle città gelose dei benefici che ne avrebbe ricavato Palermo, degli ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] opinione di Aristotele, come se questi fosse un angelo di Dio che non si può criticare. Ed ancora vi è cf. i mss. di Parigi, Bibliothèque Mazarine, Lat. 795, e Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. Lat. 729).
Il Canto di ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...