(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] . nell’isola di Delo, già alla metà del 2° sec. a.C. Collegi di mercanti sotto la protezione del dio erano anche numerosi in città italiche, dove al culto di M. si associò poi quello di Augusto (Mercuriales et Augustales).
Frattanto però il M. romano ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] acquistato i castelli di Tornay e di Ferney, contigui alla città di Ginevra ma in territorio francese), costituendovi un centro di una forma di deismo basato sull'ammissione di un Dio "primo motore intelligente", eterno autore di un mondo altrettanto ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] divinità ad avere una fisionomia particolare e dominante è il dio Assur.
Arte
Un’arte autonoma assira cominciò a emergere poi l’espansione politica e avendo il suo centro nelle città di volta in volta capitali dell’impero (Assur, Kalkhu, ...
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Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] ebraico-boema, compì gli studî nelle scuole tedesche della città natale; a partire dal 1901 studiò anche all' critica legata alla teologia della crisi ravvisa in K. la simbolizzazione poetica più alta dell'infinita distanza fra l'uomo e Dio. ...
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Scrittore giapponese (n. Kyoto 1949). Autore di successo, si è fatto interprete dello smarrimento di una generazione cresciuta nel benessere del dopoguerra con romanzi caratterizzati dal taglio cinematografico [...] kodomotachi wa mina odoru (2000, trad. it. Tutti i figli di Dio danzano, 2005); Zō no shōmetsu (2001; trad. it. L'elefante e Machi to Sono Futashika na Kabe (2023; trad. it. La città e le sue mura incerte, 2024). Nei suoi romanzi, caratterizzati da ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] . ci si presenta storicamente come divinità del tutto greca.
Intorno al luogo di nascita di A. molte città che erano sedi di santuari del dio pretendevano di avergli dato i natali. Tutte queste tradizioni vennero messe in ombra dall’autorità del mito ...
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Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] Larenopfer, 1896), tentativo anche di un ancoraggio alle tradizioni della città natale, che però, per lui di radice e cultura tedesca , per suo tramite, una nuova mistica cosmica, che ignora Dio ma non il divino, pervasa da un'aspirazione non sempre ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] riti, gli orgia. Dopo avere diffuso la conoscenza dei suoi riti dalla Tracia all’India, giunse a Tebe, città di sua madre dove si fece riconoscere come dio e celebrò gli orgia per la prima volta in terra greca. Il re tebano Penteo gli negò ospitalità ...
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Storico del mondo antico e filologo italiano (n. Bari 1942). è professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari, profondo conoscitore della cultura classica e autore di importanti [...] dirige la rivista Quaderni di storia e la collana La città antica. I suoi numerosissimi studi, tradotti in varie democratica dell’oligarchia, con G. Zagrebelsky, 2014; Augusto figlio di Dio, 2015; Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] «lanciatrice d’asta», da πάλλω «scagliare»): da Ares, dio della guerra violenta e sanguinosa, A. si distingue per funzione più importante, quella di protettrice del sovrano e poi della città. Sull’acropoli A. Poliade (Πολιάς) ha quindi il suo tempio ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...