TOSCANA
PPaolo Cammarosano
All'avvento di Federico II, la Toscana presentava un quadro di accentuato frazionamento politico. Vi erano sette città autonome (Lucca, Pisa, Pistoia, Firenze, Volterra, Siena, [...] da una contrapposizione violenta, da un conflitto politico inteso come lotta per la sopraffazione definitiva di una pars, e che attraversava ogni città, castello e dinastia, prese piede la sequenza dei veri o presunti tradimenti e delle relative ...
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CRUILLES (Cruillas), Berenguer
Salvatore Fodale
Di nobile famiglia catalana, fu in Sicilia al servizio dell'infante d'Aragona Martino il Vecchio o l'Umano, duca di Montblanc. Fin dal gennaio 1388, ancora [...] , amministratore, preside e luogotenente della cittàdi Messina, delle torri e castelli, del palazzo regio e di ogni dipendenza della città, con potere plenario di presidenza su tutti gli uffici messinesi e di esercizio del mero e misto imperio ...
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ANGUISSOLA, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Piacenza nel 1514. Apparteneva al ramo degli A. di Vigolzone e godeva, col titolo comitale, il feudo di Varano e Riva.
A ventiquattro anni era stato bandito [...] la città venne restituita ai Farnese si recò a Milano. Qui fu nominato membro del Consiglio segreto e di guerra, e gli furono poi affidati importanti uffici. Il 20 giugno 1555 era nominato governatore di Pavia e castellanodi quel castello. Non ...
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PICCOLOMINI, Alfonso II
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Alfonso II. – Nacque con ogni probabilità a Napoli il 10 marzo 1499 da Alfonso I, duca d’Amalfi, e Giovanna d’Aragona.
Era stato suo nonno, [...] castellodi Nisida il 17 febbraio 1559 a causa di un aggravarsi della gotta di cui soffriva da tempo.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di A. Pecci, Continuazione delle memorie storico-critiche della cittàdi Siena fino agl’anni MDLII, III, Siena 1758, ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] , a dare un segno visibile della nuova compagine politica. Il castello, tangente alle mura, era, come ebbe a definirlo Guglielmo I regole, il ruolo, alla stessa guisa di Otranto, dicittàdi frontiera. Particolarmente significativa in questo senso ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Guido da
Giorgio Montecchi
Nacque nei primi anni del secolo XIV dal signore di Parma Giberto e dalla sua seconda moglie, proveniente dalla famiglia trevigiana dei [...] loro uomini e quelli del legato nel castello correggesco di Castelnuovo per guidare la guerra contro Marsilio , Storia della cittàdi Parma, I, Parma 1837, ad Indicem; F. Sansovino, Cronache della casa e cittàdi Correggio, a cura di Q. Bulbarini, ...
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DELLA SCALA, Beatrice
Gigliola Soldi Rondinini
Era figlia legittima di Mastino (II), signore di Verona e Vicenza e di Taddea di Iacopo da Carrara e sorella quindi di Cansignorio, Cangrande (II) e Paolo [...] nel 1570 per ordine di Carlo Borromeo, sono conservate nel Museo del Castello Sforzesco di Milano.
Fonti e Bibl signori scaligeri, Verona 1649, f. 51; P. Zagata, Cronica della cittàdi Verona a cura di G. B. Biancolini, Verona 1755, p. 81; G. B. ...
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COSTANTINO
Rudolf Hüls
Non conosciamo nulla circa la data e il luogo di nascita di questo vescovo succeduto nella sede di Arezzo ad Arnaldo, che viene ricordato per l'ultima volta dalle fonti a noi [...] castellodi Ciciano, e, nel febbraio del 1086, la metà di S. Vincenzo presso Cortona, di cui Germanicarum, V, Berolini 1869, p. 141; U. Pasqui, Documenti per la storia della cittàdi Arezzo nel Medio Evo, I, Firenze 1899, nn. 189, 192 ss., 196, 202 ...
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LEOPOLDO VI, DUCA D'AUSTRIA E DI STIRIA
WWerner Maleczek
Figlio di Leopoldo V, duca d'Austria (1177-1194), e di Elena, figlia del re Géza II d'Ungheria, nacque nel 1176-1177. Nel 1203 sposò Teodora, [...] von Zweter e Neidhart von Reuenthal sono documentati spesso nella cerchia di Leopoldo. Dopo il 1220, nel quadro di un ampliamento della città, il duca fece costruire anche un nuovo castello principesco lungo le mura cittadine.
Fino alla morte L. fu ...
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Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] , che ritornò a Melfi prima dell'estate 1232, è una riprova dell'importanza acquistata dalla città al tempo di Federico II.
Il castellodi Melfi ‒ nel quale Federico II consolidò il preesistente nucleo normanno (corrispondente all'attuale Museo ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...