EREDI, Benedetto
Artemisia Abrami Calcagni
Nacque nel 1750 a Ravenna, dove apprese i principi dell'arte dell'incisione; poi si stabilì a Firenze dove lavorò, incise e pubblicò soprattutto insieme con [...] chiese e nel palazzo reale di Firenze, ed anche di altre importanti città della Toscana. Per poter pubblicare Arrigoni-A. Bertarelli, Le stampe stor. conservate nella raccolta del castello Sforzesco, Milano 1932, ad Indicem; Ubaldo da Montegiberto, L' ...
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GABINIO, Mario
Claudia Cassio
Nacque a Torino il 12 maggio 1871 da Gregorio Antonio, contabile presso le Ferrovie dello Stato, e Clementina Ghio. Alla morte del padre, nel 1887, fu costretto a interrompere [...] piazza Castello, premiata al concorso Le più belle fotografie di Torino indetto nel 1928 dal Corriere fotografico; di tale dal 1929 il periodico Torino pubblicò molte sue immagini dicittà, sebbene prive di firma.
L'attività del G., tuttavia, non fu ...
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FERNÁNDEZ, Pedro
Tiziana Mancini
Probabilmente originario di Murcia, in Spagna, fu attivo tra la fine del Quattrocento e il primo quarto del Cinquecento.
Questo pittore spagnolo, in passato confuso [...] degli arazzi Trivulzio (Milano, Castello Sforzesco) e quelli di B. Zenale del polittico di Cantù (Milano, Museo Poldi opere napoletane. Nella città papale il F. conobbe il cardinale ostiense Oliviero Carafa, già arcivescovo di Napoli. Uomo acuto ...
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LA MARCHIA (La Marcia, De La Marche, De La Marchia), Vittorio Amedeo
Bruno Signorelli
Nacque probabilmente nel 1696 da Vittoria, della quale non è noto il casato, e da Luigi (o Ludovico), esponente [...] , c. 108). A questo periodo risalgono un disegno del castellodi Nizza e il progetto per la sua messa a difesa (Ibid pp. 44 s., 67 (s.v. Varino); Carignano: appunti per una lettura della città, Carignano s.d. (circa 1980), I, p. 177; II, p. 185; A ...
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GILLI, Alberto Maso
Antonella Casassa
Nacque a Chieri, presso Torino, il 28 luglio 1840 da Vincenzo e da Felicita Serra, entrambi di professione sarti. Giovanissimo iniziò gli studi all'Accademia Albertina [...] . Tornato a Torino, tra il 1883 e il 1886 venne incaricato dal Municipio di sovrintendere alle scuole di disegno della città e di presiedere alla conservazione del castello medioevale. In questo periodo il G. manifestò anche un profondo interesse per ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Raffaele, nacque a Udine intorno al 1525 (Bergamini, 1973, p. 108).
Il G. giunse alla maturità in anni in cui poté giovarsi dei modelli pittorici [...] complessità si riscontra anche negli affreschi con le Scene di storia romana (1568) nel salone del castellodi Udine, uno dei luoghi di maggiore spicco della vita pubblica della città.
Nello stesso anno il G. compì la pala con la Sacra Famiglia ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] furono i rifacimenti delle armature del castellodi Soave. Nel 1909 si recò a Venezia: era un momento particolarmente importante per la città lagunare dal punto di vista culturale; all'ombra della famosa mostra di Ca' Pesaro (1910), il ferro battuto ...
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LEONELLI, Antonio (Antonio da Crevalcore)
Elisa Bellesia
Nacque a Crevalcore, nel Bolognese, presumibilmente all'inizio degli anni Quaranta del Quattrocento. Il luogo d'origine era chiaramente denunciato [...] le armi (ibid., p. 20).
La sua presenza nella città felsinea è attestata ancora nel 1491 come "habitator […] capella S compositivamente al trittico eseguito a tempera già conservato nel castellodi Etrepy (Marne), ora in collezione privata a Londra ...
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CALAMELLI, Virgilio (detto Virgiliotto, alias Merchadett)
Giuseppe Liverani
Figlio di un figulo, Giovanni da Calamello (castello della Val d'Amone nella signoria di Faenza), appare la prima volta quale [...] , Baviera, Austria, Ungheria, Europa centrale, Olanda, contribuendo alla diffusione della fama della città, il cui nome venne adottato ad indicare il genere di prodotto (Faenza = faïence)anche quando non eseguito nelle botteghe faentine.
Le opere ...
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BARONCELLI, Nicolò di Giovanni, detto Nicolò del Cavallo
Anna Maria Matteucci
Nacque a Firenze; discepolo di Brunelleschi secondo il Vasari, fu scultore, fonditore in bronzo e medaglista.
Nel 1434 una [...] questa città. Sono andate perdute, infatti, sia le dieci statue del monumento sepolcrale di Galeazzo didi Borso, per essere posto lateralmente all'ingresso del castello, luogo che prese appunto il nome di "volto del cavallo".
Fu tale il successo di ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...