CAMPIGLIA, Alessandro
Gino Benzoni
Di antica famiglia vicentina, è sicuramente da identificare con quell'Alessandro, primogenito di Francesco, a favore del quale, purché si addottorasse, testava nel [...] gesuiti, responsabili dell'attentato di "Giovanni Castello". Ma soprattutto troppo di H. Hauser, III, Paris 1912, pp. 131 s.;P. Angiolgabriello di Santa Maria [P. Calvi], Biblioteca, e storia di... scrittori così della città come del territorio di ...
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CUSANI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nato a Milano il 14 nov. 1802 dal conte Carlo Cesare e da Bianca Visconti. Dal collegio di Gorla - ove compì i primi studi - passò al liceo di S. Alessandro in Milano. [...] città venete nella primavera del 1848: narrazione e riflessioni, Milano 1848. Memoria scritta per il governo provvisorio di Duarte di Braganza prigioniero nel castellodi Milano. Episodio storico del sec. XVII, ibid. 1871; I Fissiraga e la chiesa di S ...
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MANZANO, Scipione di
Dante Pattini
Nacque a Cividale del Friuli il 14 nov. 1560 da Giovanni Battista e da Floria, figlia del nobile udinese Girolamo Florio.
La famiglia dei signori di Manzano - da cui [...] dal patriarca d'Aquileia il castellodi Manzano unitamente ai diritti di giurisdizione su alcuni villaggi circostanti e fuoco riportata durante uno scontro tra le due fazioni rivali della città nei pressi del ponte sul Natisone.
Fonti e Bibl.: A ...
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BROGNOLI, Antonio
Amedeo Quondam
Nato a Brescia il 21 dic. 1723 da Alfonso e Teodora Olivi, studiò nei collegi dei gesuiti, prima a Brescia, poi a Milano, ove si dedicò alla filosofia, infine a Parma, [...] 'assalto del Pregiudizio, che guida un esercito di Fate e Befane, al castello della Ragione; questa, aiutata dalla Critica e dell'assedio di Brescia" circa l'apparizione de' santi Faustino e Giovita sulle mura in difesa della città contro l'armata ...
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GRAMEGNA, Luigi
Giuseppe Zaccaria
Nacque, il 3 ott. 1846 a Borgolavezzaro, nel Novarese, ai confini con la Lomellina, da Gaudenzio e da Giovanna Carboni, primogenito di quattro fratelli. Il padre, medico [...] tempo della seconda guerra d'indipendenza); nel 1911 Il castellodi Rouvres (1476) e Addio, mia bella, addio!, . 10 s.; U. Eco, Il superuomo di massa, Milano 1978, p. 69; G. Tesio, Le lettere, in Torino città viva: da capitale a metropoli (1880-1980), ...
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BUSETTI, Cristoforo
Claudio Mutini
Nacque a Rallo, in Val di Non, intorno al 1540 da Matteo, notaio, che, morendo nel 1569, nominava suoi eredi universali un Michele Busetti e il B., ricordato come [...] sociale ("A piè d'un colle, ov'è un castello forte"), istanti di desiderio appagato e poi l'amarezza della rinuncia e della 'Ottocento: F. B. Barbacovi, Mem. stor. della città e del territorio di Trento, I, Trento 1821, p. 131;l'introduzione ...
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BENINCASA, Francesco Cinzio
Figlio di Stefano di Dionisio Benincasa, nacque forse a Cagli (Pesaro) intorno al 1450. Era il più grande di altri tre fratelli: Piergirolamo, Alessandro e Vincenzo. La famiglia, [...] data il re gli faceva dono del castellodi Buccari sulla costa dalmata (passato alla corona di Ungheria dalla famiglia Frangipane), oltre al castellodi Buccarizza e a quello di Tersatto. Egli prese possesso del castellodi Buccari il 9 ag. 1487.
A ...
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DELLAPORTA, Leonardo
Giorgio Ravegnani
Nacque a Candia prima del 1346 da famiglia di origine italiana, forse genovese, che pare però ellenizzata, almeno a giudicare dal fatto che il D., in un suo componimento [...] città venne assediata dal re di Ungheria Ludovico I e, quindi, a Negroponte assediata dai Genovesi. Fu infine a Trieste al momento della cessione da parte di da Teodoro Paleologo nel castello costruito in cima all'acropoli di Argo. Il viaggio alla ...
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GUALPERTINO da Coderta
Luca Marcozzi
Nacque probabilmente intorno al 1290-95 da Monfiorito e da Odorica Collalto. Sono piuttosto scarni i dati sulla vita di G., il cui nome appare in pochi documenti [...] prese piede, nel ceto magnatizio di Treviso, il partito scaligero che portò la città sotto la dominazione della signoria patrimonio. Monfiorito lasciava al figlio la proprietà del castello nella rocca di Conegliano, dove G. risulta abitare nel 1332 ...
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Mille e una notte
Cristiana Baldazzi
Il favoloso mondo d’Oriente
Mille e una notte (arabo Alf layla wa layla) è forse la più celebre raccolta araba di novelle. In Occidente fu conosciuta grazie alla [...] città delle colonne) e numerose favole, molte delle quali con gli animali, probabilmente di provenienza indiana, come i due cicli di e a farla così sparire insieme al suo castello. Dopo una serie di peripezie Aladino ritrova la principessa e, grazie ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...