BRUNENGO
Eduard Hlawitschka
Vescovo di Asti, fu tra le personalità di maggior rilievo del regno d'Italia a metà del sec. X. Ne ignoriamo sia la famiglia sia la provenienza; e incerta è la data iniziale [...] castel vecchio anche il suo castellodi Annone ove risiedette nel 933 e che nel 1095 apparteneva alla Chiesa di Asti; l'ipotesi si deve signoria vescovile sulla città e l'acquisizione del potere comitale.
L'ulteriore assunzione di potere politico ed ...
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PELLEGRINO I di Povo
Andrea Tilatti
PELLEGRINO I di Povo. – Pellegrino nacque dalla famiglia dei di Povo (località contigua a Trento, nell’area collinare a est della città; «de Paho» nelle fonti latine, [...] il controllo di quel castello (ubicato una ventina di chilometri a sud di Trento, nell’attuale comune di Besenello). pare il primo conflitto di dimensioni regionali, che accompagnò la transizione al regime comunale delle città venete. Vi sono ...
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CALLISTO
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Arcidiacono di Treviso, grazie all'appoggio del re dei Longobardi, Liutprando, venne eletto vescovo a Cividale del Friuli col titolo di patriarca di Aquileia, succedendo a Sereno: nel confermare [...] ., e lo fece rinchiudere nel castellodi Duino. Era una presa di posizione gravida di implicazioni pericolose per l'autorità regia patriarcale in Cividale, C. provvide a farsi costruire nella città un nuovo episcopio, che venne eretto nel luogo ove ...
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GEROLDO DI LOSANNA, PATRIARCA DI GERUSALEMME
MMarie-Luise Favreau-Lilie
Nella persona di G. vescovo di Valenza (Regno d'Arles), appartenente alla nobiltà borgognona ‒ mancano notizie più precise sulla [...] i musulmani. Egli ottenne che sulla base di un accordo unanime fosse avviata collettivamente la fortificazione delle città costiere di Cesarea e Giaffa. I lavori di rafforzamento del castellodi Cesarea furono conclusi molto probabilmente prima dell ...
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PIETRO
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
– Attestato come vescovo di Pisa il 19 marzo 1106, successe a Daiberto, morto a Messina il 15 giugno 1105.
Non ne conosciamo la famiglia: un’infondata tradizione [...] definitivamente dall’orbita lucchese all’obbedienza pisana; nel contado della città sull’Arno entrò così un castellodi grande rilevanza strategica (posto sul confine tra i territori di Pisa e di Lucca, a controllo dei transiti sulle vie d’acqua e ...
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GIOVANNI da Besate
Irene Scaravelli
Figlio di un Gotifredo originario di Besate (località sulla riva sinistra del Ticino, tra Milano e Pavia), ignoriamo la data della sua nascita, da porre, presumibilmente, [...] per ottenere la protezione episcopale in cambio di parti dicastelli oppure (o anche) del loro appoggio Roma 1948, pp. 512 s., 520; M. Giusti, Le canoniche della città e diocesi di Lucca al tempo della riforma gregoriana, ibid., III, ibid. 1948, pp. ...
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MALABAILA, Baldracco
Renato Bordone
Nato ad Asti sul finire del XIII secolo da Francescotto e da Beatrice Solaro, entrambi appartenenti a famiglie guelfe del ceto magnatizio astigiano, fu forse il secondogenito [...] di altre investiture. Tale castello del Cuneese, privilegiato già dai vescovi di Asti sul finire del Duecento, era divenuto sede permanente della curia vescovile con Arnaldo de Rosette dal 1330 circa, segnando un abbandono quasi secolare della città ...
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LENTINI, Rainaldo (Reginaldo) da
Salvatore Fodale
Non ne conosciamo la data di nascita, da porre presumibilmente a Lentini, nel Siracusano, agli inizi del secondo quarto del XIII secolo; non sono noti [...] della città, e dal Comune di Messina, non solo del grande giardino lungo le mura, ma anche del castellodi Calatabiano. Presentò i due privilegi di Federico di Svevia di donazione all'arcivescovo Berardo Castacca e alla Chiesa di Messina di entrambi ...
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ORSINI
A. Tomei
Importante famiglia romana che nel corso del Medioevo annoverò tra i suoi membri almeno due papi e diversi senatori e cardinali; i due pontefici sicuramente appartenenti alla casata [...] la riedificazione della chiesa domenicana di S. Maria sopra Minerva e la costruzione di un castello, quale residenza privata, a in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991, ...
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GERARDO (Geraldo, Geroldo, Gherardo)
Annibale Ilari
Nacque probabilmente a Ratisbona, in Baviera, nella prima metà dell'XI secolo. Ricevette la formazione culturale nella scuola dell'abbazia cittadina [...] vesti di supplice penitente, sotto le mura del castello matildino; G. fu presente all'atto di sottomissione del re di Germania Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca e monaco, per riconciliare con la Sede apostolica la città e la Chiesa ambrosiana dove ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...