PIETRO
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
– Attestato come vescovo di Pisa il 19 marzo 1106, successe a Daiberto, morto a Messina il 15 giugno 1105.
Non ne conosciamo la famiglia: un’infondata tradizione [...] definitivamente dall’orbita lucchese all’obbedienza pisana; nel contado della città sull’Arno entrò così un castellodi grande rilevanza strategica (posto sul confine tra i territori di Pisa e di Lucca, a controllo dei transiti sulle vie d’acqua e ...
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GIOVANNI da Besate
Irene Scaravelli
Figlio di un Gotifredo originario di Besate (località sulla riva sinistra del Ticino, tra Milano e Pavia), ignoriamo la data della sua nascita, da porre, presumibilmente, [...] per ottenere la protezione episcopale in cambio di parti dicastelli oppure (o anche) del loro appoggio Roma 1948, pp. 512 s., 520; M. Giusti, Le canoniche della città e diocesi di Lucca al tempo della riforma gregoriana, ibid., III, ibid. 1948, pp. ...
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MALABAILA, Baldracco
Renato Bordone
Nato ad Asti sul finire del XIII secolo da Francescotto e da Beatrice Solaro, entrambi appartenenti a famiglie guelfe del ceto magnatizio astigiano, fu forse il secondogenito [...] di altre investiture. Tale castello del Cuneese, privilegiato già dai vescovi di Asti sul finire del Duecento, era divenuto sede permanente della curia vescovile con Arnaldo de Rosette dal 1330 circa, segnando un abbandono quasi secolare della città ...
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LENTINI, Rainaldo (Reginaldo) da
Salvatore Fodale
Non ne conosciamo la data di nascita, da porre presumibilmente a Lentini, nel Siracusano, agli inizi del secondo quarto del XIII secolo; non sono noti [...] della città, e dal Comune di Messina, non solo del grande giardino lungo le mura, ma anche del castellodi Calatabiano. Presentò i due privilegi di Federico di Svevia di donazione all'arcivescovo Berardo Castacca e alla Chiesa di Messina di entrambi ...
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GERARDO (Geraldo, Geroldo, Gherardo)
Annibale Ilari
Nacque probabilmente a Ratisbona, in Baviera, nella prima metà dell'XI secolo. Ricevette la formazione culturale nella scuola dell'abbazia cittadina [...] vesti di supplice penitente, sotto le mura del castello matildino; G. fu presente all'atto di sottomissione del re di Germania Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca e monaco, per riconciliare con la Sede apostolica la città e la Chiesa ambrosiana dove ...
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DE TORRES, Cosimo
Pietro Messina
Nacque a Roma nel 1584 da Giovanni, discendente da una famiglia nobile di origine spagnola, e da Giulia Mattei dei Papareschi dei duchi di Giove. Laureato a Perugia, [...] Polonia. Il 16 sett. 1624 fu nominato vescovo di Perugia. In questa città rimase dieci anni, celebrandovi, nel 1632, un di Pizzoli si recava spesso e il cui castello aveva fatto restaurare, la sua morte fu celebrata con la pubblicazione, nel 1642, di ...
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POLI, Fausto
Silvano Giordano
POLI, Fausto. – Nacque il 17 febbraio 1581 a Usigni, nella montagna spoletina, territorio di Cascia, figlio di Sisinio e Polidora, membri di un’agiata famiglia locale. [...] di provvedere agli ospiti illustri in visita alla città: i principi di Polonia Ladislao e Alessandro Carlo, Ferdinando II, granduca di Spoleto 1998, pp. 17-25, 86 s.; O. Sabatini, Il castellodi Usigni, paese natale del cardinale F. P., Terni 2012; M. ...
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LEONARDO da Fivizzano (da Vallazzana, da Sarzana)
Vanna Arrighi
Nacque a Fivizzano, nei pressi di Massa, poco dopo la metà del secolo XV da Pietro di Iacopo. La sua famiglia era originaria di Vallazzana, [...] 'Ordine degli eremitani di S. Agostino, affiliandosi al convento di S. Giovanni Battista nel castellodi Fivizzano. Da lì dalla vita quotidiana. La sua predicazione ebbe una certa eco in città: il diarista Luca Landucci sotto la data del 24 marzo 1497 ...
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CASSINI, Samuele (De Cassinis, Samuel Cassinensis)
Renzo Ristori
Nacque in una località del Monferrato, probabilmente intomo alla metà del sec. XV.
Non è chiaro se il termine "Cassinensis" sia riferibile [...] della famiglia o al luogo di origine, che potrebbe essere stato il borgo e castellodi Cassine (Cassinae), presso risulta che il C. risiedeva allora in quella città, nel convento di S. Angelo nel sobborgo di porta Nuova.
Nel 1495 il C. era ancora ...
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GIOVANNI
Andrea Tilatti
Nulla sappiamo delle origini di G. né della sua vita prima dell'ascesa al patriarcato di Aquileia, che è da porre presumibilmente nel 984, giacché in un documento del 1015 G. [...] e dei diritti sul castellodi Salcano, sul villaggio di Gorizia e su un'estesa fascia di confine, fino ai gioghi città, mentre in quello aquileiese si preoccupò di dotare con beni fondiari le canoniche di Cividale, rafforzandole e dando un segnale di ...
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castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...