Federalismo
Sergio Bartole
(XIV, p. 932; App. II, i, p. 911)
Considerazioni generali sul dibattito attuale in materia di federalismo
Nell'ultimo decennio del sec. 20° il dibattito politico non solo [...] costituzionali di Stati federali. D'altra parte, l'evoluzione in atto di un sistema in cui fra autorità comunitarie e cittadini degli Stati membri vi è un rapporto diretto, nel senso che gli atti delle une vincolano immediatamente i secondi e questi ...
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dispotismo
Marzia Ponso
Potere politico assoluto e arbitrario
Il dispotismo (dal greco despòtes, "padrone della casa") è un regime politico autoritario, in cui il detentore del potere ha con i sudditi [...] è stato sostituito da quello di totalitarismo, per indicare le forme di governo (nazismo, fascismo, comunismo sovietico) in cui i cittadini sono privati di libertà e diritti da un potere totale.
Riprendendo però le teorie di Karl Marx circa la ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
Giancarlo Marini
Isabella Castangia
(App. V, v, p. 648)
Parte introduttiva
di Adolfo Battaglia
I due avvenimenti che hanno più caratterizzato l'ultima decade del 20° [...] pari di quello dei membri del Parlamento europeo) e dall'introduzione di alcuni strumenti che lo rendono interlocutore privilegiato dei cittadini, quali il diritto di petizione (art.194 D Trattato CE) e il ricorso al Mediatore (art.195 E Trattato CE ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 1° marzo 1886, figlio del principe Alfonso e di Emily Pelham Clinton dei duchi di Newcastle. Di salute delicata per una malattia [...] rifiutando di prender parte alla tradizionale visita al pontefice (già da qualche anno si era dimesso da vari circoli cittadini); nel 1943 abbandonò l'associazione di S. Vincenzo de' Paoli.
La polizia lo sorvegliava con discrezione ma senza eccessivo ...
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Con questa espressione inglese ("controllo e bilanciamento reciproco") si indica quell'insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i vari poteri all'interno di [...] c. and b. deriva dal principio della divisione dei poteri, realizzato in Inghilterra a partire dal 17° sec. e teorizzato da Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748), il cui scopo è evitare l'assolutismo e salvaguardare la libertà dei cittadini. ...
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Tecnopolitica
Stefano Rodotà
La democrazia elettronica
Con il termine tecnopolitica non si intende sottolineare solo che la politica si è sempre servita delle tecniche via via disponibili per finalità [...] la diffusione delle informazioni e l'accesso planetario alla conoscenza, con la progressiva trasformazione dei rapporti tra politica e cittadini.
Le vie della t. non vanno però in una sola direzione. Al modificarsi del punto di osservazione, ci si ...
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La Confederazione elvetica è una democrazia parlamentare articolata sulla base di un sistema federale. Essa è strutturata in maniera tale che la cittadinanza possa partecipare direttamente alla vita politica [...] tramite lo strumento partecipativo del referendum, che può essere indetto se richiesto da otto cantoni o da 50.000 cittadini. Inoltre, il potere esecutivo è fortemente decentralizzato: i 26 cantoni svizzeri godono di un elevato livello di autonomia e ...
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Con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo. Nell’uso [...] . Le cariche erano annuali (ma la dittatura durava anche 6 mesi, la censura 18) e collegiali. Potevano aspirare alle m. i cittadini di sesso maschile, ingenui, onorabili, sani di mente e di corpo, e, fino a una certa epoca, appartenenti al patriziato ...
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In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] , burocrazia, forze armate, organizzazioni economiche permangono e svolgono un qualche ruolo, svincolate dal controllo dei cittadini. Contrariamente ai regimi totalitari, i regimi autoritari non hanno un'ideologia forte, programmatica, vincolante, ma ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] mediavano tra le famiglie rivali di magnati e il popolo; la nuova civitas doveva essere composta, nella sua opinione, di cittadini virtuosi in grado di farsi valere, e non di membri di corporazioni che si davano mutuo sostegno e prendevano decisioni ...
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cittadinita
cittadinità s. f. inv. L’essere, il sentirsi cittadino; il godere dei diritti di un cittadino. ◆ Lo sforzo di quegli sbrindellati, frustati, malnutriti elettori orientali per diventare, per la prima volta, dei cittadini e strappare...
cittadinanza s. f. [der. di cittadino agg. e sost.]. – 1. a. Vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato: c. italiana, francese, ecc.; ottenere, avere, perdere la c.; certificato di cittadinanza. C. europea, condizione giuridica dei...