amorrei (accadico amurru, sumerico martu)
amorrei
(accadico amurru, sumerico martu) Popolazione semitica di pastori transumanti tra Siria e alta Mesopotamia. Attestati a Ebla, verso il 2000 a.C., la [...] a. sono spesso descritti come uomini estranei alla realtà delle civiltà cittadine mesopotamiche; la differenza tra elemento accadico ed elemento amorreo si mantenne in età paleo-babilonese dando origine a una bipartizione sia etnica sia sociale. Dai ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] . e religione offre esempi anche l’antica religione babilonese, dove le pratiche magiche dell’esorcismo erano affidate a vivace nel seno della compenetrazione culturale tra civiltà classica e civiltà orientale che dà origine all’ellenismo. In ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] periodo protostorico, con la creazione della civiltà urbana, vede manifestarsi profonde differenze culturali ° e il 6° sec. a.C., con la conquista assira e babilonese. Più a lungo si mantiene Cartagine, colonia fenicia nell’Africa settentrionale e ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] materiale più rudimentale a quella delle civiltà più moderne. Naturalmente, secondo il tipo di civiltà e di religione, può cambiare p. collettiva si consolidò dall’epoca dell’esilio babilonese, con lo sviluppo dell’istituzione sinagogale, in ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] degli inferi in molte religioni antiche (l’Arallū assiro-babilonese, lo Shĕ’ōl ebraico, l’Ade greco, il oscura sorte dei morti comuni. Più tardi in tutte queste civiltà anche l’individuo comune pretende di avere il destino privilegiato che ...
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Atto, costituito da un gesto, accompagnato per lo più da parole che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra o quando si prende commiato da lei, per manifestare rispetto, affetto, simpatia, [...] le parole Ave domine, Ave rex. Il s., che nella civiltà moderna è una pura formalità di cortesia, rivela tuttavia un’origine di s.-benedizione si possono seguire fino alla prima dinastia babilonese, in un documento privato che contiene il s., «che ...
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Cataclisma in seguito al quale il mondo terrestre rimane temporaneamente sommerso dalle acque. È un tema presente in moltissime tradizioni mitiche e leggendarie nell’Oriente antico, nel mondo classico [...] (mito di Deucalione e Pirra) e in altre civiltà.
Grandi affinità mostrano soprattutto il mito di Utnapishtim contenuto nel poema babilonese di Gilgamesh e il racconto biblico di Noè. Utnapishtim, consigliato nascostamente da Ea, costruisce l’arca che ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] il fondamento dell’astrologia babilonese.
L’interpretazione greca delle divinità babilonesi (secondo l’ordine dei giorni della settimana, la quale, formatasi ugualmente nell’antica civiltà mesopotamica, in una fase più recente di questa fu messa in ...
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Divinazione in base ai sogni.
La religione vedica conosce riti contro i cattivi sogni considerati alla stregua di ogni altro male; ma questa concezione cede presto, nella letteratura brahmanica, all’idea [...] richiedano l’interpretazione di competenti (oniromanti), quali, per es., i bārū babilonesi, i magi persiani. Da questa o. occasionale si sviluppa poi in certe civiltà (per es., babilonese e, più tardi, ellenistica), un’o. sistematica (libri dei sogni ...
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sette Accanto al tre, il numero sacro più diffuso nelle varie religioni, ma per diversi motivi nelle diverse civiltà. In quella babilonese, i 7 pianeti (cioè il Sole e la Luna considerati come tali, più [...] combinazione del 3 e del 4 (i 4 punti cardinali), come somma della maggior perfezione; altrettanto può verificarsi nelle civiltà che hanno uno sviluppato simbolismo numerico e dove (come, per es., nell’antichità classica dal pitagorismo in poi) il ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...