SVEZIA
A. Andrén
Musei di antichità. -
Lidingö. - Millesgården. - La collezione composta principalmente di sculture greche e romane acquistate per lamaggior parte a Roma dallo scultore svedese Carl [...] nel 1954 con lo scopo di illustrare le antiche civiltà dei paesi del Mediterraneo e del Vicino Oriente; scopo 'Età del Ferro comprende anche oggetti dell'area culturale celtica, etrusca e romana. I tesori aurei dell'Età del Ferro, specialmente ...
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SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] III millennio esso ebbe forma di cilindro, come nella civiltà babilonese; alla fine del millennio, tuttavia, si ha ss.; 108 ss.; 171; 176; 442; e, per la parte etrusca: P. Ducati, Storia dell'arte etrusca, Firenze 1927, pp. 143 ss.; 303 ss.; 332 ss.; ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (etr. Tarch(u)na, lat. Tarquinii: v. anche Tarconte)
M. Pallottino
G. Colonna
Città etrusca e romana nella zona della medievale Corneto, a 100 [...] e con la presenza di divinità e demoni dell'averno greco ed etrusco; mentre si aggiungono anche scene di commiato e di partenza e di calcare proveniente dalla tomba dei Partunu. Ma la civiltà figurativa e l'artigianato artistico di Grecia e d'Etruria ...
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ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] locale continua tale sin dentro l'epoca romana, anche accanto ai vasi etrusco-campani e ai preziosi aretini di Este che furono imitati localmente.
Ma il maggior vanto della civiltà a. sono i bronzi, specialmente i bronzi laminati. I pezzi più belli ...
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DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] ; G. Patroni, Architettura preistorica generale ed italica-Architettura etrusca, Bergamo 1941, p. 130 ss.; G. e . Français, 1-2, 1952, p. 39 ss.; S. M. Puglisi, Civiltà appenninica e sepolcri di tipo dolmenico a Pian Sultano, in Riv. di Antropologia, ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] in Mesopotamia, nell'Irān, come in tutte le civiltà che gravitarono nell'Oriente mediterraneo, la c. rappresentò c. compaiono fin dalla Tomba Campana di Veio, incunabolo della pittura etrusca (fine VII-inizio VI sec.), ove una pantera cammina a lato ...
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GANO da Siena
G. Bardotti Biasion
(o di Fazio)
Scultore senese di cui si hanno notizie documentarie dal 1302 al 1317. La biografia di G. è stata ricostruita da Bacci (1944), che ne identificò il patronimico [...] 15, 1968, 94, pp. 55-65: 58; M. Salmi, Civiltà artistica della terra aretina, Novara 1971, p. 75; N. Dan, Il sarcofago di S. Margherita nell'omonima chiesa cortonese, Annuario XVIII. Accademia etrusca di Cortona, n.s., 11, 1979, pp. 335-368; E ...
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MONTEFORTINO di Arcevia
G. Annibaldi
Località delle Marche, a circa 40 km dalla costa adriatica, prossima al fiume Misa che congiunge Arcevia con Senigallia qui costituendo un porto-canale.
In questa [...] poi, una categoria di oggetti che, presi in prestito da altre civiltà, furono così largamente adottati da queste popolazioni da divenirne caratteristici, come l'elmo di origine etrusca, a calotta emisferica, di bronzo o di ferro, sormontata da apice ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] Herbig, in Philologus, lxxiv, 1917, p. 446 ss.) la forma etrusca e la latina da *sauiϑur- *sauitur.
Sul carattere originario di S era al tempo stesso la divimtà rappresentante l'agricoltura, la civiltà, il benessere e le leggi, ed uno spirito infero ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] l'iscrizione Novios Plautios med Romai fecid Dindia Macolnia fileai dedit etrusca nella forma alla 1° persona, con l'indicazione del gli oggetti di metallo fu caratteristico di tutta la civiltà antica, ma della sua maggiore diffusione, dovuta alla ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
scarabeo
scarabèo s. m. [dal lat. scarabaeus, der. del gr. σκάραβος o κάραβος]. – 1. Nome comune di alcuni insetti coleotteri, e in partic. di quelli appartenenti alla famiglia scarabeidi, le cui specie più note sono lo s. rinoceronte (lat....