PEDAGOGO (παιδαγωγός)
Gioacchino Mancini
In Grecia il fanciullo nei primi suoi anni era educato nel gineceo, sotto la sorveglianza della madre o della nutrice. All'età circa di sette anni il fanciullo [...] rappresentanze in specie nei vasi e nelle statuette fittili greche. In generale è espresso dalla figura di un vecchio A Roma il pedagogo vero e proprio apparisce, con altri portati della civiltàgreca, nel sec. I a. C. In precedenza i giovanetti erano ...
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NOMO (νόμος, lett. "regola, legge")
F. G.
Forma di composizione lirica greca, eminentemente destinata al canto monodico, con accompagnamento musicale di cetra o di flauto. È certo uno dei più antichi [...] e quanto sia invece peculiare del singolo artista.
I generi nomici furono coltivati durante l'intero corso della civiltàgreca e poterono forse anche influire sulle forme degli altri generi, incoraggiandovi la tendenza al discorso commatico.
Bibl.: U ...
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PARASSITA (gr. παράσιτος)
Gioacchino Mancini
In origine si designarono in Grecia, particolarmente nell'Attica, col nome di parassiti alcuni addetti al culto di varie divinità, la cui principale funzione [...] ben accetti nei grandi banchetti e si rendevano quasi indispensabili, come le danzatrici e i suonatori di flauto. Con la civiltàgreca il mestiere di parassita s'introdusse anche a Roma, dove il terreno era propizio all'espandersi di un tal genere ...
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MYRES, Sir John Linton
Luigi MORETTI
Storico, archeologo e antropologo inglese, nato a Preston (Lancashire) il 3 luglio 1869, morto il 6 marzo 1954. La sua attività è stata prevalentemente rivolta allo [...] studio della più antica civiltàgreca; ma ha dato anche varî contributi alla topografia storica e alla storia della storiografia. Professore di storia antica all'università di Oxford (1910-39), è stato presidente della Hellenic Society (1935-38) e ...
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PETERSEN, Eugen von
Lucia Morpurgo
Archeologo, nato a Heiligenhofen (Holstein) il 16 agosto 1836, morto ad Amburgo il 14 dicembre 1919. Nel 1882 prese parte alla spedizione in Licia, che studiò l'heron [...] Roma, dove succedette in tale carica a W. Henzen. Versato in archeologia greca, etrusca e romana, si propose allora il compito di ricercare le tracce lasciate dalla civiltàgreca sul suolo italiano. Così riconobbe in Locri i resti di un tempio ionico ...
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MAZZARINO, Santo
Storico dell'antichità, nato a Catania il 27 gennaio 1916; allievo a Catania di Luigi Pareti, gli è succeduto (1948) sulla cattedra di storia antica in quella università, per passare [...] primi lavori, anche sulla scia delle predilezioni del suo maestro, sono dedicati al periodo della formazione delle civiltàgreca e romana (Dalla monarchia allo stato repubblicano, 1945, esamina il trapasso, in Roma, dalla monarchia alla repubblica ...
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MARTINI, Emidio
Anita Mondolfo
Erudito, nato a Napoli il 9 novembre 1852, morto il 1° febbraio 1940. Formatosi alla scuola di F. De Sanctis e poi a quella di Domenico Comparetti, fu valente grecista, [...] buon conoscitore della civiltàgreca, editore e traduttore di quasi tutti i Dialoghi di Platone, cultore di studî bizantini, esperto paleografo. A lui che fu anche insigne bibliotecario deve ottimi ordinamenti la Nazionale di Napoli; e molto gli deve ...
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SUSEMIHL, Franz
Filologo, nato a Laage nel Meclemburgo il 10 dicembre 1826, morto a Firenze il 3 maggio 1901; dal 1856 professore straordinario, dal 1863 ordinario a Greifswald.
Si occupò di storia della [...] 1878); ma l'opera sua principale è l'ampia Geschichte der griechischen Literatur in der Alexandrinerzeit (Lipsia 1891-92, voll. 2), fondamentale repertorio critico per la letteratura e per tutta la vita spirituale di quel periodo della civiltàgreca. ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] nell'età micenea fu la città più potente e ricca del continente greco. Il poeta canta una leggenda che fu micenea, come rivelano che dimostrano come i poemi omerici siano frutto di una civiltà letteraria già molto raffinata e colta, e fondata su ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] sotto varie forme, uno sviluppo sempre maggiore, specie nelle civiltà più evolute. Queste forme sono: 1. la formula imperativa . Si conserva pure un manoscritto (sec. XIV) d'un testo greco delle liturgie di S. Basilio e di S. Gregorio, e sopra ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...