Nel mondo antico. - In Grecia, dopo la fase primitiva nella quale tutto il lavoro si raccoglieva attorno al focolare domestico, nell'epoca classica la specializzazione nella produzione aveva già portato [...] . Nell'età ellenistica invece il progresso generale della civiltà anche nei paesi che dalla condizione di centri d e vetro; la ceramica, assai meno progredita e artistica che quella greca, è tuttavia notevole; ma nessuna di queste forme di produzione ...
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Secondo sovrano della dinastia Romanov. Nato a Mosca il 19 (29) marzo 1629, succedette a suo padre Michele Feodorovič il 14 (24) luglio 1645, e morì il 28 gennaio (7 febbraio) 1676. Nel trentennio del [...] sulla Polonia, la Moscovia non poteva sottrarsi all'azione della civiltà superiore di questo stato: prova di ciò, il desiderio Soltanto nel 1666, un concilio, presieduto da patriarchi greci venuti da Gerusalemme e da Antiochia, confermò le correzioni ...
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L'atrio classico. - È il cortile della domus paleo-italica, e corrispondeva precisamente all'αὐλή della casa preellenica. Così questa come la casa paleo-italica ebbero comune l'origine dall'abitazione [...] precederlo, a introdurre in esso.
Sennonché, mentre la casa greca classica, pure avendo un cortile e dipoi anche più cortili peristylium, preso a prestito e tolto di peso dalla civiltà e dalla maggiore raffinatezza ellenistica. Con tale ampliamento la ...
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(X, p. 433)
Lo sviluppo delle conoscenze sulle varie problematiche relative all'antica C. è andato incrementandosi a partire dal 1957, specialmente grazie alla collaborazione sul terreno tra l'amministrazione [...] di C., già fin dal Tardo Minoico iii e una presenza greca in città a partire dall'ultimo quarto del 7° sec. a Aristotele a Ibn el-'As. Introduzione alla Mostra. Roma, Museo della Civiltà Romana, 3 novembre-15 dicembre 1987, Roma 1987; M. Luni, Il ...
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. Giornale letterario e scientifico, fondato da Giampietro Vieusseux (v.) nel gennaio del 1821 in Firenze, dov'egli, stanco de' lunghi viaggi in nazioni diverse tra uomini diversi, e dopo la rovina della [...] Antologia fu, nella varietà sua, immagine fedele per dodici anni della civiltà toscana e italiana, che in lei si concentrava e, da lei argutamente poi detta dal Tommaseo, che ne era autore, "greca insieme e italiana e austriaca", e il rimprovero di ...
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Mineralogia. - L'alabastro calcareo od orientale è una varietà translucida di calcare con struttura fibrosa, fibroso-raggiata o zonato-concentrica (alabastro onice). Si rinviene nel Bergamasco, in provincia [...] . Ma il suo uso grandemente si diffonde durante la civiltà del bronzo, cioè nell'arte cretese-micenea. E, Mengarelli, in Studi etr., I (1927), p. 155.
Vaso. - In greco e in latino il vocabolo alabastro designa un vaso. Si è lungamente discusso, senza ...
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Il chiaroscuro risulta nella realtà dalla diversa posizione delle varie parti di un corpo rispetto alla sorgente luminosa, cioè è determinato dal contrasto fra luce ed ombra nel passaggio dei toni intermedî, [...] .
Lo scorcio e il chiaroscuro, ignoti all'arte egizia, sono supreme conquiste dell'arte greca, dalla quale sono poi passate nel dominio di tutte le altre civiltà venute a diretto o indiretto contatto con lei. Ne possiamo ricostruire in certo modo il ...
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Il nome attuale, di significato poco chiaro (dai Cefallenî "uomini della montagna", oppure "isola elevata"), compare per la prima volta in Erodoto (IX, 28); Omero la chiama Σάμος (Il., II, 634; Od., IV, [...] micenea; ma i ritrovamenti più importanti per la civiltà micenea nell'isola sono stati fatti nelle tombe a passò nel 1809 sotto il controllo inglese, fino alla sua annessione alla Grecia (1827).
Bibl.: Sulla geografia dell'isola, v.: V. Simonelli, ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] particolare riguardante il concilio, L. Lohn, Doctrina s. Basilii M. de processionibus divinis, in Gregorianum, X (1929), p. 461 segg.; La mentalità dei Latini e dei Greci al cincilio ecumenico di Firenze, in Civiltà catt., 1930, I, p. 518 segg. ...
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MARCELLO, Marco Claudio (M. Claudius M. f. M. n. Marcellus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano nell'età della seconda guerra punica. Nato nel 270 circa a. C., nipote di M. Claudio Marcello (console nel [...] 'Occidente, con l'aver preparato la vittoria di Roma su Cartagine, contribuì come pochi al trionfo della civiltàgreco-romana nel mondo antico.
Fonti. - Sostanzialmente fededegno il racconto polibiano della guerra gallica, e dell'impresa siciliana ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...