MONTEFORTINO di Arcevia
G. Annibaldi
Località delle Marche, a circa 40 km dalla costa adriatica, prossima al fiume Misa che congiunge Arcevia con Senigallia qui costituendo un porto-canale.
In questa [...] tra i materiali di produzione locale e di importazione o di imitazione greca ed etrusca si distinguono quelli di tipica fattura celtica, come le di oggetti che, presi in prestito da altre civiltà, furono così largamente adottati da queste popolazioni ...
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GARRUCCI, Raffaele
Claudio Ferone
Nacque a Napoli il 23 genn. 1812 da Antonio e da Maria Gesualdi Sangiacomo. Nel 1826 iniziò il tirocinio nella Compagnia di Gesù e nel 1838, compiuti gli studi letterari [...] Paris 1924, coll. 651-664; A. Ferrua, Epigrafia ebraica, in La Civiltà cattolica, LXXXVII (1936), 3, pp. 461-473; G. Boccadamo, La della figura e dell'opera di R. G. (1812-1885), in Miscellanea greca e romana, XIII (1988), pp. 17-50 (con bibl. degli ...
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Vedi VITRARIUS dell'anno: 1966 - 1973
VITRARIUS (v. vol. vii, p. 1189)
M. Carina Calvi
Pochissimi sono i vitrarii nominati nelle iscrizioni; ai più noti (v. vitrarius, vol. vii, p. 1189) si può aggiungere [...] Alcuni vitrarii sidonî appongono il loro nome sia nella forma greca, sia in quella latina; ciò avviene sia sullo in Lombardia, Milano 1964, p. 51, n. 5, tav. vii; Arte e civiltà romana d. Italia settentrionale, Bologna 1964, v. i, tav. cxxxviii; v. ...
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AURIGEMMA, Salvatore
Ada Gabucci
Nacque a Monteforte Irpino il 10 febbr. 1885 da Martino, agiato commerciante, e da Francesca Ortulio. Dopo aver trascorso l'infanzia con la sua numerosa famiglia nel [...] e avevano già portato alla scoperta di più di 200 tombe.
Fu proprio questa città emporio, centro di confluenza delle civiltà etrusca, greca e venetica, che vide l'impegno più massiccio dell'A. durante i sedici anni della sua permanenza in Emilia e ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] era al tempo stesso la divimtà rappresentante l'agricoltura, la civiltà, il benessere e le leggi, ed uno spirito infero e fonti, quanto vi sia di arcaico romano e quanto invece di origine greca. Un solo elemento del mito di S. è ancora da ricordare in ...
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Vedi SELEUCIA sul Tigri dell'anno: 1966 - 1997
SELEUCIA sul Tigri (Σελεύκεια, Seleucia)
I. Baldassarre
Città della Babilonia, sulla riva destra del Tigri, situata circa 90 km a N-E di Babilonia, alla [...] come capitale del nuovo impero persiano.
S. è la più importante città greca del Medio Oriente, che potrebbe darci, con una linea continua, il quadro del passaggio dalla civiltà ellenistica a quella parthica e sassanide, fornendoci anche gli anelli di ...
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MALESIA, Culture della
A. Tamburello
Per la sua particolare posizione geografica, la penisola malese costituì sin dall'antichità una regione di smistamento e di irradiazione delle genti e delle culture [...] fase finale del Neolitico ad uno stadio di vera e propria civiltà indiana.
Lavorazione locale dovette avere invece il ferro sin dai primi nelle regioni di Perlis e di Johore di ceramica greca ed ellenistica e di altri oggetti romani, come ad ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] C.), e poi sempre di più nel secolo seguente, con la serie di vittorie in Grecia (200-146 a. C.), con la costituzione della provincia d'Asia (132 a. oggetti di metallo fu caratteristico di tutta la civiltà antica, ma della sua maggiore diffusione, ...
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PETTINE (κτείς, κτένιον, ξάνιον; pecten)
L. Vlad Borrelli
L'invenzione del p. risale a epoca remotissima. I primi esemplari che conosciamo provengono dalle stazioni scandinave (Ertbølle e Meilgaard) [...] Tm II (seconda metà del II millennio a. C.).
Dalla Grecia micenea proviene tutta una serie di p. eburnei a un solo , da Prosymna, appare una riparazione quasi invisibile.
Alla civiltà cosiddetta orientalizzante va ascritto il p. d'avorio trovato in ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] spalla (Asine, Tirinto). Caratteristico del periodo finale della civiltà micenea è un t. da Micene con orlo rientrante in Tyrrhenica, Milano 1957, p. 77 ss. Si veda inoltre: P. Amandry, Grèce et Orient, in Études d'archéol. class., I, 1955-56, p. 3 ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...