Storico del diritto romano (n. Taranto 1931). Professore di istituzioni di diritto romano dal 1960 all'Università di Bari e dal 1967 all'Università di Napoli, nel 1977 è passato all'insegnamento di storia [...] studi sul diritto tardoantico e indagini sulla storiografia giuridica italiana. Convinto che la forma costitutiva della civiltà giuridica occidentale consista nella permanenza del lascito del diritto romano, inteso come corpus di principi logici e di ...
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Figlio (n. circa 956 - m. 1015) del principe Svjatoslav, nel 970 succedette al padre a Novgorod mentre i fratelli Jaropolk e Oleg succedevano rispettivamente a Kiev e nella regione di Drevljan. Coinvolto [...] dai laghi del Nord alla steppa, dall'incerta frontiera occidentale al Volga, V. si trovò impegnato continuamente in . Di fondamentale importanza per lo stato russo e per la civiltà dell'Europa orientale furono la conversione di V. al cristianesimo ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] di fusti di papiro d’Egitto; le zattere. Nel mondo occidentale, appaiono dapprima le grandi imbarcazioni fluviali di legno degli Egiziani, 2° millennio a.C., la civiltà minoica, sola o in collaborazione con la civiltà egea, aveva gettato le basi ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] grano, per es., non può essere s. di qualcosa nelle civiltà non agricole).
Quando si distingue tra s. realistici e s. metà del 3° sec. e come tale fu accolta da altre Chiese occidentali (Arles, Braga, Aquileia, Cartagine, Milano ecc.).
Il s. niceno- ...
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Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva [...] le sostanze naturali.
Elementi di cultura alchimistica sono presenti sia nell’antica civiltà cinese sia in quella indiana, ma l’a. che ha più influenzato la cultura occidentale nacque in Egitto nel 1° secolo d.C. Attraverso il centro culturale ...
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Zona della superficie di un corpo illuminato che è oscura in quanto è in posizione non raggiungibile dai raggi luminosi, oppure in quanto potrebbe essere illuminata ma i raggi luminosi sono intercettati [...] in un eterno meridiano (tra alcuni popoli dell’Africa occidentale equatoriale non si esce a mezzogiorno per timore di non popoli (per es., Indiani d’America) e in altre civiltà (Egitto antico).
Astronomia
O. volanti Bande alternativamente chiare e ...
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Cristiana Baldazzi
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese ‛Alī Aḥmad al-Sa‛īd (n. Qassabīn, Laodicea, 1930). È stato tra i fondatori della rivista Ši῾r ("Poesia"), aperta alla sperimentazione [...] e alla poesia occidentale. Tra gli iniziatori del verso libero, A. ha contribuito a svincolare la poesia araba dagli schemi nella cultura araba"), A. ha ripercorso le tappe della civiltà araba, dalla nascita del profeta Maometto ai giorni nostri. ...
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Etnologo francese (Aisy-sur-Armaçon, Yonne, 1898 - Parigi 1956); prof. di etnologia alla Sorbona dal 1942 e consigliere dell'Unione Francese (1947); profondo conoscitore delle civiltà dell'Africa centrale [...] e occidentale, sulle quali ha prodotto numerose pubblicazioni e raccolto gran copia di registrazioni, filmati e manufatti, conservati al musée de l'Homme di Parigi. Allievo e collaboratore di M. Mauss e L. Lévy-Bruhl, svolse la sua prima missione in ...
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Scrittore e scienziato italiano (Torino 1891 - Ivrea 1948). Collaboratore (dal 1921) e direttore (1943) de La Stampa, fondatore e direttore (1945-48) de La Nuova Stampa; socio corrisp. dei Lincei (1947). [...] , il "demiurgo", equilibratore dei contrasti fra civiltà contemporanee, e soprattutto capace di trasfigurare in ; Ritratti, 2 voll., 1929, 1933; Il Demiurgo e la crisi occidentale, 1933; L'inverno, 1935; Essenza ed attualità del liberalismo (1945); ...
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Orientalista (Gloucester, Gloucestershire, 1845 - Bath, Somerset, 1933), prof. di filologia comparata (1876-90), poi (1891-1919) di assiriologia nell'univ. di Oxford. Studioso delle civiltà dell'Asia occidentale [...] antica, dell'Antico Testamento e della storia israelitica, S. pubblicò due grammatiche assire, varî articoli di decifrazione delle iscrizioni urartee e numerose opere di sintesi (Hibbert lectures in Babylonian ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...