È fenomeno abbastanza frequente nel regno animale, che nell'ambito di una stessa specie si trovino individui che rivestono forme talora molto differenti l'una dall'altra. Si parla di dimorfismo quando [...] nelle farfalle, nostrane ed esotiche (come si vede dalla Tavola a colori), sia in altri gruppi di animali (Coleotteri, Cladoceri, Protozoi, ecc.).
Il dimorfismo o polimorfismo di generazione si ha invece nei casi di metagenesi e di eterogonia, quando ...
Leggi Tutto
. Zoologia. - È fenomeno che rientra in quel complesso di reazioni e di adattamenti, che a molti animali consentono di sottrarsi, attraverso un più o meno profondo torpore delle attività vitali, all'azione [...] , dopo una pioggia, in brevi pozze destinate a un rapido prosciugamento - o le uova fecondate di Rotiferi e Cladoceri, dove la comparsa dei maschi interrompenti la serie delle generazioni partenogenetiche e che, in alcune specie, appaiono appunto all ...
Leggi Tutto
NIASSA, Lago (ingl. Nyasa; port. Nyassa; A. T., 118-119)
Riccardo RICCARDI
Edgardo BALDI
Lago dell'Africa orientale, che occupa parte della sezione più meridionale della grande fossa estafricana (v. [...] tre specie di naidomorfi; i Tardigradi la sola forma endemica Macrobiotus tetronyx; gl'Idracnidi 8 generi con 14 specie. I Cladoceri, assenti nel Tanganica e nel Kivu, sono rappresentati nel Niassa da 20 generi con 30 specie tutte cosmopolite. Gli ...
Leggi Tutto
Lago situato a 395 m. s. m., nel territorio antistante alle Alpi settentrionali, fra la Repubblica d'Austria, la Baviera, il Württemberg, il Baden e la Svizzera. Occupa una cavità, la cui origine alcuni [...] non in inverno. Prevalgono durante l'estate i copepodi dei generi: Diaptomus, Heterocope, Cyclops e i cladoceri: Leptodora, Bythotrephes, Diaphonosoma, Daphnia, Bosmina; i rotiferi: Anuraea, Conchilus. Rotiferi, diafanosomi e dafnie si mantengono tra ...
Leggi Tutto
(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] variazioni di forma e dimensioni degli organismi di una popolazione nel corso delle stagioni − del rotifero Keratella e dei cladoceri Daphnia e Bosmina. Comunque, quale che sia il tipo di risposta, la capacità di rispondere ai cambiamenti ambientali ...
Leggi Tutto
(A. T., 166-167).
Sommario. - Geografia: Generalità (p. 387); Storia dell'esplorazione (p. 388); Geologia (p. 393); Morfologia (p. 394); Clima (p. 399); Idrografia (p. 401); Flora (p. 404); Fauna (p. 406); [...] e da una forma aberrante (Phreatoicus) che si trova nell'acqua dolce in Australia e in Tasmania. Fra gli Entomostrachi probabilmente i Cladoceri e gli Ostracodi sono le specie più abbondanti nell'acqua dolce, ma quantità innumerevoli di Copepodi ...
Leggi Tutto
GRANDI LAGHI (A. T., 130-131 e 134-135)
Herbert John FLEURE
Giuseppe MONTALENTI
Nome collettivo dei laghi Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario, con i loro canali di intercomunicazione, alimentanti [...] I Crostacei sono rappresentati da alcune specie di Copepodi (fra cui il minuto e comunissimo Cyclops bicuspidatus) e da diversi Cladoceri (Bosmina, Daphnia retrocurva e D. hyalina, Leptodora, ecc.). I Rotiferi da 13 specie, di cui la più comune è il ...
Leggi Tutto
Cittadina della provincia di Roma, nel territorio a nord del Tevere già detto Tuscia Romana o Patrimonio, situata nella parte sud-ovest della cinta che racchiude il lago omonimo, su un dosso di trachite, [...] tra i quali s'incontrano quattro specie di copepodi (fra cui Diaptomus etruscus Losito, forma locale), e cinque specie di cladoceri. Il lago è molto pescoso: abbondano i pesci, quali il latterino (Atherina Rissoi C. V.), il lupetto (Blennius vulgaris ...
Leggi Tutto
MONTI, Cesarina (Rina)
Ariane Dröscher
, Cesarina Nacque il 16 agosto 1871 ad Arcisate, vicino a Como, da Francesco, magistrato, e da Luigia Mapelli.
Nel 1875, dopo la morte del padre, si trasferì con [...] di sua figlia, ai laghi trentini, nella fattispecie al lago del Molveno (1934), e a uno studio genetico sui cladoceri (1936). Nel 1936, su disposizione del Ministero, venne collocata a riposo.
Morì il 25 gennaio 1937.
Definitivo riconoscimento dei ...
Leggi Tutto
Nome creato dal v. Siebold nel 1848 per indicare un tipo animale comprendente gl'Insetti, gli Aracnidi e i Crostacei, i quali facevano parte del tipo degli Articolati del Cuvier, insieme con gli Anellidi.
Sotto [...] , si tratta di neoformazioni, essendo la larva sprovvista di questi rami. Ridottissime nei parassiti, in molti Cladoceri possono essere anche più sviluppate delle antenne posteriori e servire come organi tattili, olfattivi: possono altresì contenere ...
Leggi Tutto
cladoceri
cladòceri s. m. pl. [lat. scient. Cladocera, comp. di clado- e -cera (v. -cero)]. – In zoologia, ordine di crostacei entomostraci brachiopodi, detti anche pulci d’acqua, di forma tozza, provvisti di un carapace costituito da due...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...