Nome dato da Martius a quei fusti o loro rami che per insufficiente o mancato sviluppo delle foglie ne assumono la funzione e diventano verdi, sia mantenendo più o meno inalterata la forma caulina (Asparagus, [...] qual ultimo caso è meglio, secondo il Goebel, dare ad essi la denominazione di "fillocladi" o di "cladofilli".
Che i cladodî, nonostante la loro analogia con le foglie perché 1ie hanno assunto la funzione, siano invece omologhi al fusto perché hanno ...
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Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] edera e in Aralia; eterorrizia per presenza di radici normali e radici fulcranti nell’edera; appiattimento dei rami (cladodi in Ruscus, Opuntia), del picciolo fogliare (picciolo amplessicaule in Iris e diverse acacie), della radice (alcune Orchidacee ...
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BUSCALIONI, Luigi
Valerio Giacomini
Nacque a Torino il 30 gennaio del 1863 da Carlo Michele e da Clara Anselmetti, che era discendente dai Sanfelice di Napoli. Incline alle scienze naturali, fu però [...] i lavori sui fillodi e fillopodi delle Leguminose e delle Acacie australiane, sugli organi stipulari di Mimosa, sui cladodi, sui cloroplasti; emergono per impegno le opere sugli endemismi ed esodemismi della flora italiana, lo studio monografico del ...
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FORAGGIO (dal fr. fourrage, e questo dal germ. fodr "vettovaglia" da cui deriva anche l'it. ant. fodero "id."; sp. forraje; ted. Futter; ingl. fodder)
Alessandro Vivenza
Con questo nome, e anche con [...] (Carpinus betulus), ligustro (Ligustrum lucidum), vite (Vitis vinifera), canna comune (Arundo donax), ecc. Servono per foraggio anche i cladodî (articoli o pale) più teneri e non spinosi di fico d'India (Opuntia ficus indica), la fronda di potatura ...
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cladodio
cladòdio s. m. [der. del gr. κλαδώδης «ramoso»; v. clado-]. – In botanica, fusto o ramo che, per insufficiente o mancato sviluppo o per precoce caduta delle foglie, assume le funzioni di queste, conservando la forma caulinare (come...
asparago
aspàrago (anche aspàragio e spàragio) s. m. [dal lat. asparăgus, gr. ἀσπάραγος] (pl. -gi, da cui, per retroformazione, i sing. in -gio). – 1. Erba perenne appartenente al genere omonimo (lat. scient. Asparagus officinalis), propria...