ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] dal medico in diversi gruppi devoti veneziani. In questi ambienti, si diffuse negli stessi anni il culto per la clarissa Chiara Bugni, badessa del convento del S. Sepolcro ritenuta depositaria di doni mistici e rivelazioni divine, di cui proprio ...
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Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] Kafka und Broch, ibid., pp. 189-212; C. Magris, Gli elettroni impazziti: E. Canetti e l'Auto da fé, in L'anello di Clarissa, Torino 1984, pp. 256-92; M. Galli, Invito alla lettura di E. Canetti, Milano 1986; G. Scimonello, Per Canetti, Napoli 1987. ...
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PETRINI, Pietro Antonio
Alessia Ceccarelli
PETRINI, Pietro Antonio. – Nacque a Palestrina, presso Roma, il 9 febbraio 1722, primogenito di Francesco Maria di Pietro Antonio di Francesco, uomo d’arme [...] dei legati istituiti in favore di Maria Antonia e Maria Anna e degli oneri connessi alla monacazione di Pompea, clarissa in S. Maria degli Angeli di Palestrina per interessamento della principessa Cornelia Costanza. Massimo beneficiario del patronage ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] corso del XVIII secolo, è stato rilanciato con un grandissimo successo da due romanzi di Samuel Richardson, Pamela e Clarissa, in cui la polemica politica di stampo repubblicano si colora di evidenti risonanze sociali: obiettivo della critica qui non ...
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VASSALLI, Fortanerio
Antonella Parmeggiani
VASSALLI, Fortanerio. – Nacque intorno al 1300 a Vaillac (o a Frayssinet-le-Gourdonnais) nella diocesi di Cahors, in Aquitania, figlio di Sicard II de Vassal, [...] d’Angiò, regina di Napoli. Il 21 gennaio 1344, Vassalli impose il velo a Sancia che, appena scontato il lutto vedovile, divenne clarissa nel convento di S. Croce di Napoli dove morì, il 28 luglio 1345, come suor Chiara. Tenne un capitolo generale del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anche nel Quattrocento continua la tradizione della lauda lirica, che insieme alla sacra [...] e a Bianco da Siena.
Tra gli altri laudografi quattrocenteschi di area padana occorre ricordare almeno Caterina Vigri da Bologna, clarissa, autrice del trattato mistico Le sette armi spirituali e di 12 laude, nelle quali appare evidente l’influsso di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La mistica è anzitutto una vocazione della mente avvertita con particolare intensità nell’Europa [...] scelta quasi obbligata; l’abbigliamento deve ferire chi lo indossa.
La mistica cappuccina Veronica Giuliani e la clarissa cappuccina Maria Maddalena Martinengo riempiono il vuoto mentale – “profondo abisso del niente” – con implacabili e compiaciute ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] da una straordinaria produzione di ritratti (Ritratto dell'infanta Isabella Clara Eugenia di Spagna in abiti da clarissa, 1625, Firenze, Galleria Palatina; Ritratto di Suzanne Fourment, 1625, Londra, National Gallery; Ritratto di Isabella Brant, 1625 ...
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Scrittore inglese, nato a Sharpham Park presso Glastonbury il 22 aprile 1707, morto a Lisbona l'8 ottobre 1754. Fece nel Collegio di Eton i primi studî; dopo che un disastro finanziario ebbe distrutta [...] sfondo settecentesco dell'Inghilterra rurale, e propriamente nel Somerset, attraverso due generazioni. Il Richardson, nel suo romanzo Clarissa, aveva descritto il tipo della giovane donna buona, mite, sottomessa, che cade sotto gli artigli di un ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] di vivere con i proventi dell'usura, esercitata in società con le sorelle Isabella (vedova Vollaro) e Vittoria (clarissa del conservatorio dello Splendore), e con la riscossione di qualche pigione.
Coinvolto nella secentesca crisi di dignità della ...
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clarissa
s. f. [dalla forma lat., Clara, del nome Chiara]. – Suora appartenente all’ordine religioso femminile (noto come «secondo ordine» francescano) fondato da s. Chiara e da s. Francesco nel 1212 ad Assisi, e che si è poi diffuso in tutta...
abito-sottoveste
(abito sottoveste), loc. s.le m. Abito femminile semplice, disinvolto e insieme provocante, che ricorda una sottoveste. ◆ E poi un’infinita serie di abiti-sottoveste con dentro le primedonne di oggi, ieri e domani: da Claudia...