Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] (come punto di riferimento normativo della teoria cortigiana; Giovanardi 1998: 111-137; per la corretta individuazione delle varie classinominali: D’Achille 2001), si rileva anche nel fatto che registra, senza censure (unico caso nel XVI secolo), i ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] forma dell’accusativo e non da quella del nominativo latino. Ciò però si vede con chiarezza solo in alcune classinominali, in particolare quelle ove la differenza tra nominativo e accusativo non dipendeva solo dalla vocale dell’ultima sillaba ma ...
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Lingue a rischio di estinzione
Emanuele Banfi
Le lingue del mondo
Non c’è accordo tra gli specialisti su quale sia il numero effettivo delle lingue del mondo. Le valutazioni brutalmente numeriche variano [...] Il contatto tra il buna e lingue papua ‘forti’ ha determinato la progressiva erosione e, poi, la sparizione di tali classinominali e dei relativi sistemi di accordo così che, oggi, a distanza di quasi un secolo dai primi rilevamenti, nessun parlante ...
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Popolazione del gruppo linguistico semibantu a classi isolate nominali, stanziata a E del fiume Cross, nella Nigeria sud-orientale. Sono agricoltori e cacciatori, abitano in grandi villaggi nella foresta. [...] La loro organizzazione sociale si basa su un sistema a doppia discendenza, connotata dalla contemporanea presenza di gruppi patrilineari e matrilineari ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] a Lecce ... //
GAB: Lecce / bellissima // («Viaggio in Italia», in Scarano 2004: es. 11)
(b) La seconda classe di enunciati nominali pone al centro della comunicazione l’elemento referenziale. Tali enunciati possono essere chiamati presentativi in ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] concretizzare di fatto la propria autorità puramente nominale.
Ben prima della deposizione di Romolo Augustolo dal 3° sec. in poi, in misura sempre crescente, anche la classe intellettuale, sempre più imbevuta di cultura ellenistica e, specie nel 2° ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] ) continuarono a pretendere di esercitare un governo, puramente nominale, su tutto il paese, di fatto ignorati dai posto usa formule perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, ...
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In senso lato, ogni sistema materiale capace di trasformare una forma di energia qualsiasi in energia meccanica.
Biologia
Gli esseri viventi si definiscono m. animati, in quanto considerati come macchine [...] spunto, che può essere varie volte superiore a quella nominale, determina la caduta di tensione nella linea all’atto bruciare solo al termine della compressione.
Esiste invece un’altra classe di m. nei quali miscela combustibile e fluido attivo sono ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] e definizioni di categorie grammaticali come i casi nominali, le costruzioni transitive, intransitive e assolute dei ambiente di sviluppo sia di tipo generale sia per assegnate classi di applicazioni.
A partire dagli ultimi anni del 1990 l ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] ogni parola che segua la flessione detta appunto nominale, cioè la declinazione (in contrapposizione alla flessione sostantivo. Secondo la grammatica si distinguono i n. nelle due grandi classi dei n. propri, che si riferiscono a singola persona, a ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...